Ilacqua, da Brera al trionfo all’Ariston: «La mia musica nasce camminando»

Il vincitore di Sanremo Giovani è stato Francesco Gabbani con la canzone “Amen” scritta da Fabio Ilacqua, talento nascosto della città giardino

– Rocambolesca, e per questo ancor più bella, la vittoria di Sanremo Giovani di Francesco Gabbani e della sua canzone, “Amen”, che ha portato con sé sul gradino più alto del podio anche un pezzo di Varese. Sì, perché a scrivere il testo della canzone più bella della competizione è stato l’autore varesino Fabio Ilacqua.
Un risultato tanto più bello perché dopo la prima esibizione, giovedì sera, pareva impossibile. In un primo momento infatti sembrava che Gabbani,

nella sfida a eliminazione diretta con Miele, avesse perso. Poi è successo l’imprevedibile: «C’è stato un errore tecnico» ha annunciato Carlo Conti, spiegando che il verdetto era ribaltato: a qualificarsi era stato Gabbani. Poi, venerdì sera, la seconda esibizione e la notizia più bella: “Amen” è la vincitrice, anzi la trionfatrice, della sezione Giovani di Sanremo 2016.
E pensare che quando è nata questa canzone, a tutto pensava il suo autore, tranne che a Sanremo. É stato infatti Gabbani a scrivere la musica e a proporla al nostro Ilacqua. «Voleva un testo apostolico» racconta Ilaqua. Ma il brano che ne è scaturito, a dispetto del titolo, non è affatto una preghiera. Piuttosto un inno a rimboccarsi le maniche per iniziare a creare quel miracolo che troppo spesso passivamente si attende. Il brano denuncia il conformismo e la tacita legittimazione del potere.
Come spesso accade la canzone non è nata per partecipare a Sanremo. Ci è finita quasi per caso, ed è emersa da un calderone di oltre 655 brani originali per partecipare alla finale in prima serata tv e infine vincere il Festival, consacrando Gabbani e Ilaqua ai vertici della musica leggera italiana.
Una grandissima soddisfazione per tutta la città, e per questo ragazzo varesino che prima di emergere l’altra sera si è fatto con determinazione e umiltà vent’anni di gavetta. Fabio Ilacqua ha una grande sensibilità, umana ed artistica. Ha studiato canto per dieci anni, dipinge, scrive musiche, testi, coltiva la terra, legge di tutto e cammina. «Perché camminare smuove idee e pensieri».
É nata così “Amen”, così sono nati altri brani del primo album di Gabbani in uscita. E così è nata anche “La città giardino”, brano con cui Fabio Ilaqua come cantautore arrivò tra i finalisti di MusiCultura nel 2007. Da allora il suo primo album è pronto, si intitola “Ballate del dopocena”, ma nessuna casa discografica volle pubblicarlo. Ora, dopo “Amen”, le cose potrebbero cambiare. E noi ce lo auguriamo.