LAVENO MOMBELLO Sono entrati nella sua abitazione nel cuore della notte, lo hanno immobilizzato legandogli i polsi con il nastro adesivo e imbavagliato perché non chiamasse aiuto. Se l’è vista davvero brutta il barista di Laveno Mombello rapinato l’altra notte da tre sconosciuti. L’uomo stava dormendo nella sua abitazione di via Labiena quando è stato svegliato dalla luce emessa dalle torce. A quel punto i tre hanno deciso di evitare problemi, immobilizzando la vittima in modo tale da portare a termine il loro colpo. I tre uomini sono poi fuggiti dalla sua abitazione in via Labiena con un bottino clamoroso, superiore ai 300.000 euro.
I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. Tre uomini, forse stranieri, si sono intrufolati all’interno dell’appartamento del commerciante lavenese senza che nessuno si fosse accorto di nulla. Probabilmente i tre malviventi erano sicuri che in quel preciso istante all’interno dell’appartamento non ci fosse nessuno tanto da aver agito a volto scoperto. L’ipotesi più probabile, infatti, è che i tre individui avessero programmato un furto senza problemi. Poi, però, la situazione è degenerata. Erano muniti di torce elettriche in modo da non far rumore mentre rovistavano tra i cassetti e le mensole delle stanze.
A un certo punto però il proprietario, forse disturbato dalla luce delle torce, si è svegliato. Ancora nel dormiveglia non ha avuto neppure il tempo di reagire. I tre individui non hanno perso tempo e, dopo esserselo trovato di fronte, nel giro di pochi istanti lo hanno immobilizzato legandogli le mani con il nastro adesivo. Per evitare che potesse urlare, in pochi secondi è stato anche imbavagliato. Il barista ha mantenuto calma e sangue freddo evitando così che la situazione potesse degenerare. La banda, tenendo sotto controllo il commerciante, ha depredato il suo appartamento facendo incetta di preziosi, contanti e oggetti d’arte. I banditi infatti hanno asportato tra le altre cose anche dei quadri di gran pregio del valore commerciale di svariate migliaia di euro. I quadri trafugati sarebbero almeno una dozzina: da qui la ricchezza del bottino.
b.melazzini
© riproduzione riservata