Vicenza, 10 mag. (Apcom) – La linea della fermezza contro l’immigrazione clandestina continuerà a essere la bussola dell’azione del ministro dell’Interno Roberto Maroni e della Lega. Lo ha sottolineato lo stesso ministro nel suo intervento conclusivo agli stati generali della Lega Nord a Vicenza. Il capo del Viminale ha raccontato che proprio stamattina sono stati fermati 240 clandestini e “riportati a Tripoli”.
“Stamattina alle 8 – ha raccontato Maroni dal palco degli stati generali della Lega Nord – mi ha chiamato il capo della polizia Antonio Manganelli, mi sono preoccupato perché poteva essere una buona o una cattiva notizia: o l’arresto di un latitante di un clan mafioso o un altro sbarco a Lampedusa. Il capo della polizia – ha proseguito Maroni – ha sempre la stessa voce ma mi ha detto: ‘Le confermo che alle 8.05 abbiamo riportato a Tripoli 240 clandestini’. Almeno da questo punto di vista le notizie d’ora in avanti saranno sempre buone notizie”.
Il ministro Maroni ha poi aggiunto: “Dopo dieci mesi di trattativa con la Libia siamo riusciti ad applicare il principio previsto da tutti i trattati europei, quello del respingimento dei clandestini, abbiamo il diritto e il dovere di dirgli, se non hanno i requisiti di non farli entrare nel nostro paese e di riportarli da dove sono venuti. Abbiamo iniziato circa cinque giorni fa ad applicare questa norma e finora abbiamo respinto sei barconi per un totale di oltre 1.500 clandestini che – ha osservato il ministro – fino a qualche mese sarebbero stati ospitati da noi”.
Il capo del Viminale ha sottolineato che non si tratta “di una novità assoluta ma lo è nei confronti dei paesi nord africani e in particolare della Libia. Se noi riusciamo a invertire il corso – ha spiegato Maroni dal palco di Vicenza – chiudiamo la falla, l’emorragia dalla Libia e almeno possiamo dire che la piaga dell’immigrazione clandestina potrà essere risolta così come abbiamo promesso in campagna elettorale”.
Il ministro Maroni ha anche ricordato gli attacchi e le accuse rivolti ai leghisti proprio in tema di immigrazione. “Siamo stati accusati violentemente perché l’accordo con la Libia non funzionava, adesso che funziona continuano ad attaccarci. Posso garantire che le critiche e le accuse mosse da qualche rappresentante dell’Onu che non è l’Onu o di organizzazioni cattoliche che non è il Vaticano, mi entrano da un orecchio e mi escono dall’altro”.
“Siamo garanti per tutti i paesi europei – ha aggiunto Maroni – che l’immigrazione clandestina deve essere contrastata all’origine. Questa linea di fermezza – ha annunciato – continuerà, si tratta di una battaglia di civiltà – ha concluso Maroni – altro che razzismo e xenofobia”.
Bnz/Ber
© riproduzione riservata