Tunisi, 5 apr. (TMNews) – Nell’accordo tecnico sottoscritto con il governo tunisino dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, è previsto “anche il rimpatrio dei cittadini dei due paesi in condizioni di irregolarità”. Lo ha confermato lo stesso Maroni in una breve dichiarazione alla stampa dopo la firma dell’accordo.
“Il valore di questo accordo – ha spiegato Maroni – consiste nella prevenzione dell’immigrazione clandestina, quello che, usando un’espressione un po’ colorita, è ‘chiudere il rubinetto’, che è quello che intendiamo fare in cooperazione con le forze tunisine, fornendo loro attrezzature e mezzi tecnici in uno spirito di rinnovato accordo”.
Maroni non ha però aggiunto altri dettagli, né ha fornito cifre sulle dimensioni dei rimpatri né ha specificato da quando potranno iniziare i primi ritorni in Tunisia dei migranti arrivati in Italia.
Il titolo dell’accordo tecnico, più precisamente “un processo verbale” recita: “Per rafforzare la cooperazione Italia e Tunisia per prevenire l’attraversamento illegale delle frontiere, per il contrasto all’immigrazione clandestina e per preservare le vite umane” di coloro che dalla Tunisia provano ad attraversare il Mediterraneo verso l’Italia. Maroni non si è diffuso nei dettagli dell’accordo, ha solo sottolineato che prevede anche il rimpatrio degli irregolari “nonché la fornitura di attrezzature e mezzi tecnici”.
Un accordo, ha spiegato ancora Maroni, che “è una parte, pur importante, degli impegni complessivi tra Italia e Tunisia: lo illustrerà domani mattina alla riunione di Palazzo Chigi dell’unità di crisi per affrontare e coordinare l’attuazione di questo accordo e di tutte le altre iniziative che l’Italia ha messo sul tavolo nella cooperazione con la Tunisia”.
Un’intesa che fa dire a Maroni di essere “soddisfatto: è stata un’operazione lunga, non facile. Ma ora la cooperazione è più intensa che in passato, bisognerà attuarla, ma qui ci sono tutti i presupposti e le iniziative per realizzare gli obiettivi che ci siamo posti, ovvero il contrasto ma anche la gestione dell’immigrazione in spirito di collaborazione con le autorità tunisine”.
Rea/Ral
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