Crotone, 14 feb. (TMNews) – Rischia il collasso il centro di accoglienza Sant’Anna di Crotone, che registra al momento circa 1350 presenze, il massimo della sua capienza, e nel quale stanno per rientrare i 118 tunisini fermati questa mattina, alle 6, alla Stazione di Bologna.
I 118 immigrati, arrivati a Crotone da Lampedusa dove erano sbarcati nei giorni scorsi, si sono allontanati dal centro presumibilmente durante la notte e sono saliti su un intercity partito da Reggio Calabria e diretto a Milano. Alcuni pensavano di raggiungere Imperia e, da qui, la Francia. Tutti viaggiavano senza documenti ed avevano regolarmente pagato il biglietto, circostanza che ha già sollevato forti interrogativi in vari ambienti politici, con il presidente di Idv nel Consiglio regionale dell’Emilia Romagna, Liana Barbati, che individua nella mafia italiana e straniera l’organizzazione che pianifica e finanzia la tratta di clandestini.
“Chi ha pagato i biglietti di questi 118 tunisini fermati alla stazione di Bologna, caricati come bestiame su un treno? – domanda Barbati – Come e’ possibile che il centro di accoglienza di Crotone non abbia comunicato preventivamente l’assenza di oltre 100 persone? Chi c’e’ dietro tutto questo? Maroni se lo chieda”. Dopo le complesse operazioni di fotosegnalamento e identificazione, i 118 uomini, tutti adulti, nel pomeriggio sono stati imbarcati su un volo charter dall’aeroporto Marconi di Bologna verso la Calabria e saranno ospitati nel Centro accoglienza richiedenti asilo di Crotone, in attesa che vengano definite le pratiche per il riconoscimento del diritto di asilo.
fmc
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