Tunisi, 5 giu. (TMNews) – Le autorità marittime tunisine hanno
recuperato 26 cadaveri dei 200 migranti africani scomparsi
martedì dopo il naufragio di un peschereccio libico al largo
delle isole Kerkennah, nel sud della Tunisia. Lo riferisce la
guardia costiera locale.
“Abbiamo recuperato 26 corpi, nel relitto non si trova più alcuna salma: visto lo stato del mare e delle correnti, alcuni copri potrebbero trovarsi a decine di chilometri di distanza” dal luogo del naufragio, ha dichiarato il tenente colonnello Tahar Landulsi secondo il quale non vi sono molte speranze di recuperare altre vittime.
I migranti erano partiti dalla Libia per raggiungere l’isola siciliana di Lampedusa. L’imbarcazione, con oltre 800 persone a bordo, aveva subito un’avaria circa 36 chilometri al largo delle isole Kerkennah, e si è capovolta sotto il peso dei passeggeri che cercavano di raggiungere le scialuppe di salvataggio.
Circa 577 persone, tra cui 92 donne e 21 bambini, sono state soccorse, mentre tra 200 e 270 persone hanno probabilmente trovato la morte. I superstiti sono stati trasferiti nel campo profughi di Shusha, nei pressi della frontiera libica, a circa 300 chilometri da Sfax.
(Fonte Afp)
Bla-Mgi
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