Palermo, 26 gen. (Apcom) – La fuga di massa dei quasi mille
migranti dal Centro di accoglienza di Lampedusa è ormai
alla spalle, ma a tenere desta l’attenzione su quanto accaduto
ieri sull’isola è l’infuocata polemica politica. A Lampedusa,
infatti, la situazione è tranquilla e sotto controllo. Grazie al
lavoro delle forze di
polizia e degli operatori della cooperativa ‘Lampedusa
accoglienza’, adesso fra i 1300 immigrati presenti c’è una certa
serenità. Unico strascico della giornata sono
le condizioni di salute di un operatore del centro che si trovava
a bordo dell’ambulanza danneggiata durante un ‘contatto’ fra
forze di polizia e manifestanti lampedusani. L’uomo, per un
problema ad un occhio è stato trasferito in un centro
specializzato di Palermo.
La polemica politica, invece, ha avuto inizio dopo le
dichiarazioni al ‘Corsera’ del ministro dell’Interno Roberto
Maroni che ha ‘accusato’ la sinistra di aver aizzato alla rivolta
gli immigrati presenti a Lampedusa: “Se ne assumerà le
responsabilità anche penali” ha detto il ministro. Immediata la
replica del vice segretario del Pd, Dario Franceschini, che due
giorni addietro aveva guidato la visita di una delegazione di
parlamentari nel Cpa dell’isola. “E’ un’accusa che non ha né capo
né coda. Evidentemente, Maroni vede fallire il suo disegno, che
era di tenere tutto lontano dagli occhi e lontano
dall’attenzione”. Nel frattempo, dalla Sardegna, il presidente
del Consiglio, Silvio Berlusconi, tornando sui fatti di Lampedusa
e, in particolare sul tema immigrazione ha affermato “stiamo
lavorando, ma nessuno ha la bacchetta magica”.
Il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, rincara
la dose delle polemiche accusando il sindaco di Lampedusa,
Bernardino De Rubeis, di “giocare con il fuoco” ipotizzando che
il primo cittadino isolano possa avere “mire politiche future”.
Calderoli, però, ha anche chiesto scusa ai cittadini di Lampedusa
“per i disagi che stanno vivendo, lo stanno facendo
nell’interesse del Paese”. E ha poi annunciato: “Ce ne occuperemo
in Consiglio dei ministri e credo che anche fare un porto franco
a Lampedusa sia assolutamente possibile”.
Polemiche politiche, certamente più passionali, sono quelle
avvenute a Lampedusa dove è tornata, per la prima volta
da ‘ex’, la senatrice della Lega Angela Maraventano, rimossa
dalla carica di vice sindaco da De Rubeis.
Maraventano ha tenuto un contestatissimo comizio davanti alla sua
gente e mentre i lampedusani per tutto il tempo le hanno dato
della “venduta”, ha accusato il sindaco di aver aizzato gli
immigrati. De Rubeis, che a conclusione del comizio della
Maraventano ha accusato un lieve malore ed ha dovuto ricorrere
alle cure dei medici, ha respinto le accuse e ha detto che “la
Maraventano è venuta a Lampedusa a istigare il popolo e prenderlo
in giro in questo momento delicato: qui nessuno non vuole centri
di espulsione” .
Alla senatrice, accusata anche di razzismo durante il comizio, è
arrivata la solidarietà del suo Gruppo al Senato: “ha sempre
tutelato gli interessi dell’isola e dei suoi abitanti contro
l’immigrazione clandestina ma anche per migliorare le condizioni
di vita dei suoi concittadini., e tutto il sistema
infrastrutturale dell’isola. Spiace constatare come chi tanto si
adopera per il bene della sua collettività, venga sbeffeggiata e
insultata da alcuni facinorosi”.
Cas
MAZ
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