Taranto, 30 mar. (TMNews) – Sarà costruita una seconda recinzione all’esterno della tendopoli di Manduria, il comune in provincia di Taranto dove sono stati accolti i profughi in fuga dai paesi del Nord Africa. La rete di protezione del campo sarà alta 4 metri, ovvero due in più dell’attuale. Il campo ospita adesso 800 immigrati a fronte dei 1.300 che vi si trovavano domenica, secondo cifre ufficiali: si può dedurre che 500 sono fuggiti.
La decisione sulle nuove misure arriva dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito questa mattina in prefettura a Taranto e nasce dalla necessità di arginare le continue fughe di profughi dal campo. Non si tratta di evasioni perché, come spiegano le autorità, a Manduria c’è un Cai, sigla che significa “Centro accoglienza e identificazione”.
A Manduria i profughi vengono accolti e identificati, non sono reclusi, ma sorvegliati “nel loro stesso interesse”. Stando a quanto si apprende la tendopoli allestita nell’ex aeroporto militare di Manduria è in grado di accogliere 3800 persone, ovvero un numero molto maggiore dell’attuale. Al momento nella tendopoli al confine tra le province di Taranto e Brindisi solo 230 profughi hanno chiesto “protezione internazionale” in base alla convenzione di New York per ottenere un permesso temporaneo di soggiorno. Ai giornalisti non è permesso accedere al piazzale antistante l’ingresso al campo e nemmeno parlare con gli operatori della protezione civile impegnati nelle operazioni di soccorso umanitario.
Questa mattina a Manduria è arrivato il presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido. “La mia – ha spiegato Florido – è una presenza tra la testimonianza e la protesta. Non abbiamo ostacolato la prima scelta, perché capivamo che c’era da dare a Lampedusa una risposta urgente e che urgentemente si poteva fare solo una cosa così provvisoria. Poi invece si è andati oltre con gli 850 immigrati, e allora la testimonianza e la collaborazione si trasformano in una protesta”.
Florido ha detto anche che “la solidarietà senza la sicurezza serve a poco”. Ieri sera i carabinieri sono dovuti intervenire nella stazione di Oria per bloccare gli assalti ai treni messi in atto dagli immigrati che cercavano di fuggire. Anche il vescovo di Oria e Manduria, monsignor Vincenzo Pisanello ha visitato questa mattina la tendopoli. “Dobbiamo accoglierli perché sono esseri umani – ha detto – e faccio un appello alle popolazioni di stare assolutamente tranquille. È una emergenza e bisogna avere pazienza”.
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