Anni di esperienza snobbati dalla legge e 1.400 impiantisti in provincia che rischiavano il posto da agosto.
L’ennesimo paradosso della burocrazia è stato però sconfitto con il provvedimento del Consiglio dei ministri.
«Il Governo – spiega il presidente di Confartigicanato Marco Galimberti – ha recepito le nostre sollecitazioni ed è stato sventato il rischio che si creassero 80mila esodati. Questo sarebbe stato il destino degli impiantisti». Colpa di un articolo che non prevedeva – tra i requisiti per poter installare impianti – l’abilitazione oggi riconosciuta dal decreto del 2008».
E sottolinea Claudio Pavan: «Era assurdo discriminarci».
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