Imprenditore rapinato per strada: un ceffone e ci rimette il Porsche Cayenne.
Il fatto poco dopo le 18 di ieri pomeriggio in via Trieste.
L’uomo, che è titolare di un’officina, è stato aggredito da un solo balordo.
Avvicinato, spintonato, ha cercato di difendersi dall’aggressione.
Tra lui e il rapinatore è nata una colluttazione: il malvivente cercava di strappargli le chiavi dell’auto.
Alla fine, il balordo ha avuto la meglio, anche perché la vittima è stata colta totalmente di sorpresa.
Il balordo ha sferrato un pugno in volto all’imprenditore strappandogli le chiavi di mano.
Mentre la vittima dell’aggressione era a terra dolorante, il rapinatore è salito sul costoso Suv mettendo in moto e dando gas.
L’ultima immagine che il rapinato ha potuto scorgere è stata quella dei fanali posteriori del Cayenne che si allontanavano nella direzione di Varese.
Ancora spaventato dall’aggressione e stordito dal colpo subito l’imprenditore ha subito dato l’allarme chiamando il 112.
I carabinieri della stazione di Azzate hanno dato immediatamente il via alle ricerche.
La descrizione del Suv, caratterizzato da targa svizzera, è stata diramata a tutte le forze di polizia presenti sul territorio.
I militari, intanto, hanno raccolto la testimonianza della vittima: l’azione è stata fulminea.
È possibile che il rapinatore avesse già notato nei giorni scorsi la presenza dell’auto.
Altrettanto possibile che il balordo abbia atteso che il proprietario della macchina uscisse e si trovasse da solo.
Si presuppone che il rapinatore abbia atteso in disparte.
Anche per questo i carabinieri stanno ascoltando anche i residenti e i titolari di attività presenti nella zona per capire se qualcuno abbia notato, ieri o nei giorni scorsi, qualche presenza sospetta.
Al vaglio delle forze dell’ordine anche la possibile presenza di telecamere nella zona che possano aver ripreso immagini utili all’identificazione del rapinatore.
È possibile che il colpo sia stato eseguito su commissione.
Auto di quel genere vengono piazzate a colpo sicuro.
Oppure vengono sottratte per poi rivendere i pezzi di ricambio.
Nella maggior parte dei casi queste auto di lusso sono destinate al mercato estero.
I carabinieri hanno istituito posti di controllo in tutta la zona.
Allertati, infine, anche i poliziotti in servizio ai valichi con la Svizzera.
© riproduzione riservata