TRADATE Guardia di Finanza ancora in azione: scoperta a Tradate un’azienda operante nel settore della commercializzazione e produzione delle materie plastiche che avrebbe utilizzato fatture false per circa un milione e 400 mila euro.
All’imprenditore sono stati sequestrati quattro immobili nelle province di Varese, Como e Milano per un valore stimato che si aggira intorno ai 550 mila euro, corrispondente all’imposta evasa.
A seguito di una verifica fiscale eseguita dalla Guardia di Finanza di Saronno,
le fiamme gialle hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Como un imprenditore del Varesotto che aveva annotato in contabilità fatture inesistenti emesse da un’impresa con sede in provincia di Alessandria. Gravi le conseguenze per il titolare dell’azienda che, oltre alle sanzioni amministrative e alle responsabilità in sede penale, si è visto cautelare in via preventiva i beni immobili nella sua disponibilità per un valore corrispondente all’imposta effettivamente evasa.
Tra gli immobili sequestrati su ordinanza del Gip del Tribunale di Como, una fastosa villa sita nel Comune di Venegono Superiore ed altri beni nella disponibilità dell’imprenditore siti nei comuni di Lainate, Mozzate e Tradate. Il provvedimento è stato disposto ed eseguito nell’ottica di garantire al fisco il recupero delle imposte evase, rendendo effettivo il gettito tributario a tutela delle entrate del bilancio dello Stato.
L’applicazione della misura è stata resa possibile grazie all’applicazione delle novità legislative introdotte con la Legge Finanziaria per l’anno 2008 che hanno esteso anche ai reati tributari la «confisca per equivalente», ossia la possibilità di “aggredire” i beni di cui il reo abbia la disponibilità, a prescindere da un diretto collegamento con i proventi illecitamente ottenuti con la condotta criminale, per un valore corrispondente al profitto del reato.
s.bartolini
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