Si chiama Ludvigia il nuovo nemico del lago di Varese. È questo il nome della pianta esotica, particolarmente invasiva e infestante, che sta proliferando da qualche settimana sulle sponde del bacino, in particolare a Biandronno. La scorsa settimana, sono iniziati i lavori per debellare questa ennesima minaccia per il lago varesino, eseguiti sia dalla Provincia di Varese, in collaborazione con il Comune. La Ludvigia è una pianta esotica invasiva che con la sua presenza va a infestare e modificare l’habitat naturale, andando completamente a colonizzare gli spazi in cui è inserita, togliendo alle specie locali, vegetali e animali, la possibilità di riprodursi. I lavori di sradicamento in corso seguono gli interventi svolti da volontari e dalla Protezione Civile di Biandronno eseguiti lo scorso mese di aprile. «Questo lavoro – spiega , consigliere comunale delegato all’Ambiente – è parte di un progetto denominato Tib, ovvero Trans Insubria Bionet, che ha l’obiettivo di tutelare la biodiversità».
Un progetto ad ampio spettro al quale hanno aderito Regione, Provincia, Lipu, Fondazione Cariplo, Parco Campo dei Fiori e Parco del Ticino, oltre a trentacinque Comuni del varesotto. «Il nostro Comune – afferma Parola – è in prima linea e si è attivato concretamente, alternandosi con la Provincia negli interventi di rimozione della pianta infestante nel tratto di sponda di nostro competenza». La Ludvigia stava proliferando proprio dove scorre la pista ciclopedonale attorno al lago,
una delle mete preferite dagli appassionati delle passeggiate a piedi o in bicicletta. Una zona molto bella del lungolago di Biandronno, dove affiorano rocce e sassi calcarei, denominata “Sassoni”. «L’anno scorso – racconta il consigliere delegato – la Ludvigia si era radicata in modo molto profondo in questo tratto e di fatto stava colonizzando tutta la riva; il nostro impegno è di impedire che ciò avvenga». A poca distanza dalla zona infestata si trova anche l’unico pontile di attracco per il battello che raggiunge l’Isolino Virginia.
«L’amministrazione comunale – prosegue Parola – è consapevole che questo tratto di sponda è il più bello e caratteristico dell’intero lago di Varese; per questo ci stiamo attrezzando anche per la raccolta dei rifiuti, che dovrà avvenire in modo differenziato». Tutelare quest’area molto amata dai biandronnesi è un dovere anche nei confronti delle giovani generazioni. «Molti di noi, da ragazzi, abbiamo passato qui dei momenti felici, pescando e giocando su queste sponde – conclude il consigliere – da adulti ci sentiamo di volerlo tutelare».