In auto un chilo di hashish. Preso dai carabinieri il pusher di Capodanno

Un quarantaquattrenne di Uboldo è finito in manette per detenzione di sostanze stupefacenti. Nella cucina di casa sua sono stati trovati oltre 14mila euro in contanti

SARONNO – Più di un chilo di hashish nascosto in auto: i carabinieri della compagnia di Saronno bloccano lo “sballo” di Capodanno.
E dalla cucina del pusher spuntano più di 14mila euro in contanti. In manette è finito un quarantaquattrenne residente a Uboldo, sposato e padre di due bambini, operaio con il vizio della droga e dei precedenti specifici per spaccio.
L’uomo è stato fermato a Origgio durante uno dei controlli straordinari su strada messi in campo dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Saronno.

Quando la Skoda guidata dall’operaio-spacciatore si è fermata all’alt l’uomo ha mostrato subito segni di nervosismo. I militari saronnesi, guidati dal capitano, hanno iniziato a controllare i documenti dell’uomo, come da prassi. Attraverso la banca dati sul quarantaquattrenne sono emersi dettagli non da poco: era stato arrestato per spaccio dagli stessi militari di Saronno nel 1992 e segnalato sempre per la stessa ragione nel 2005. Il pusher ha capito che i suoi trascorsi non erano passati inosservati. Il nervosismo è aumentato e i militari hanno eseguito un controllo sull’uomo. Che addosso aveva tre grammi di hashish. Poca roba, ma i carabinieri hanno buttato lo sguardo alla grossa batteria per mezzi pesanti che l’uboldese trasportava ai piedi del sedile anteriore del passeggero. Secondo controllo ed ecco la droga. Nascosta non nella batteria ma in un cassettino portaoggetti; dove i carabinieri hanno trovato un imballo contenente mille ovuli avvolti nel cellophane contenti dieci grammi di hashish ciascuno per un totale complessivo un chilo e 31 grammi di fumo.

«E’ particolare il confezionamento – ha spiegato Regina – Non in panetti, ma in ovuli. Pronti per essere immessi sul mercato in vista del Capodanno». Il giro d’affari del pusher doveva però ancora rivelarsi nella sua interezza. La Skoda, controllata palmo a palmo, non ha portato ad altra droga. Ma a casa dell’uomo i militari hanno trovato un vero tesoro. Si comincia con una prima scatola in metallo contenente 800 euro in contanti. Ma la vera rivelazione è arrivata dalle credenze della cucina di famiglia. Da un vecchio barattolo da caffè sono saltati fuori due grossi rotoli di banconote: uno da sette mila, l’altro da cinque mila euro. Banconote di taglio diverso: si andava da quelle da 500 euro a quelle da 50. «Ipotizziamo che i diversi tagli indichino le diverse quantità di fornitura ai clienti: dai grossisti sino allo spaccio al dettaglio o al semplice consumo», ha spiegato Regina.
Ma non è finita: dalla stessa cucina, precisamente da sotto un pacco di pasta, è spuntata un’altra mazzetta da alcune centinaia di euro. Altro contante è saltato fuori da una scatola nascosta in camera da letto, sino a superare la cifra complessiva di 14 mila euro. I militari hanno trovato anche la contabilità dell’uomo, che adesso sarà controllata, che riportava cifre da oltre 20mila euro.