Il debutto è fissato per questa sera alle 18.30, al palazzetto di Chiavenna, contro l’Europromotions Legnano, formazione di A2 Silver. Cecco Vescovi sarà lì. A osservare la “creatura” che insieme a Gianmarco Pozzecco e Simone Giofré ha costruito lavorando un’estate intera: la Openjobmetis 2014/2015. Un primo assaggio, indicativo ma certamente acerbo. «Mi aspetto di vedere qualche inevitabile difficoltà a livello di ritmo partita – esordisce il gm biancorosso – Non saremo evidentemente brillanti né dal punto di vista fisico, vista la fatica finora accumulata, né da quello tecnico, considerando anche che due giocatori si sono aggregati al gruppo solo da pochi giorni».
Oggi prova di entusiasmo
Premessa inevitabile, a cui segue però una certa dose di aspettative. «Voglio ritrovare in partita quell’entusiasmo e quella voglia di aiutarsi emersi in allenamento e che ho già avuto modo di verificare coi miei occhi nel weekend che ho trascorso a Chiavenna». Caratteristiche e atteggiamenti sui quali il Poz punta molto. «Ma che sono anche il segreto di qualunque squadra vincente, perché solo puntando sull’affiatamento si possono raggiungere certi traguardi» sottolinea Vescovi, che rimanda più in là le valutazioni su possibili, futuri interventi sul mercato. «È un discorso del tutto prematuro: è troppo presto per capire se a questa squadra manchi eventualmente qualcosa e noi ci auguriamo ovviamente che non manchi nulla».
Ed eccoli allora i protagonisti dell’esordio e della nuova stagione della Pallacanestro Varese, presentati proprio, uno per uno, da Cecco Vescovi. Cominciando dal regista della squadra, : «Dawan è energia pura, sa trasmettere tanto entusiasmo e carica, cosa che ovviamente fa parte del suo ruolo, visto che dovrà prendere per mano il gruppo. È il nostro motorino».
A fianco a lui l’ultimo arrivato, : «Andy è impressionante per la pulizia nei movimenti e la tecnica che possiede. È una sorta di manuale di come si sta in campo».
L’ala piccola è uno dei grandi ritorni, : «Kuba spicca per strapotenza fisica. Ce ne sono pochi come lui nel suo ruolo e in più è un giocatore in grado di operare anche da 4 tattico». Con lui, l’altro vecchio/nuovo biancorosso, : «Kristjan è il nostro soldato. È un ragazzo serio e disciplinato, che risponde sempre fino in fondo al suo compito. E in questo dà l’esempio a tutti».
Sotto canestro, un giovane che avrà il compito di far paura agli avversari, : «Ed è il nostro portiere, colui che dovrà parare tutto. Chi vuol tirare, deve sapere che prima di farlo dovrà vedersela con lui».
Il quintetto base è completo, ma le frecce all’arco del Poz sono ancora tante. A cominciare da : «Craig è l’uomo che, entrando dalla panchina, dovrà far girare le partite al momento opportuno. È un grande lavoratore e può dare il suo contributo anche da pivot». Poi gli emergenti, come : «Stanley è tutto da scoprire. Possiede grande potenza fisica: dovrà calarsi pian piano nella nostra realtà, migliorando di giorno in giorno. E noi lo dovremo aiutare in questo». E ancora , l’italiano di punta: «Andrea mi piace tantissimo, ha un tiro pazzesco e lavora sodo perché sa che questa per lui è una grande opportunità». è giovane, ma nel gruppo è già un veterano: «Ha voluto rimanere con noi e sono convinto che, visto quanto si allena, con Gianmarco potrà togliersi delle soddisfazioni».
Sotto canestro, dovrà guadagnarsi la fiducia che la società gli ha dato: «Ha bisogno di fare esperienza e giocare per continuare nei miglioramenti già dimostrati in tutti questi mesi. Anche per lui questa è una grande occasione». Infine il talento cresciuto in casa, il giovane play : «Jacopo è la nostra sorpresina: deve capire cosa significa affrontare un’avventura del genere e fare tanta gavetta, ma quando l’ho visto allenarsi a luglio ho pensato subito che potrà, crescendo innanzitutto fisicamente, darci una mano come cambio, perché ha tiro e passo».
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