In dogana c’è il fiscovelox a caccia di lusso e denaro

LAVENA PONTE TRESA I controlli fiscali al confine non vanno in ferie. Nemmeno sotto le feste di Natale. È entrato in azione da alcuni giorni, infatti, a Lavena Ponte Tresa il fiscovelox. L’apparecchio utilizzato nel passato recente alle dogane di Chiasso e al valico autostradale di Brogeda proprio per controllare il passaggio degli autoveicoli al confine non più stabilmente presidiati è così arrivato per la prima volta al valico di Ponte Tresa. Accompagnato da un cartello inequivocabile: si effettuano riprese ai fini di reprime reati di natura amministrativa e fiscale.

I cosiddetti autovelox fiscali, del resto, altro non sono che furgoni in dotazione alle Fiamme gialle che, grazie a un sistema di rilevamento elettronico montato a bordo del veicolo, sono in grado di riprendere i numeri di targa di tutti i veicoli in transito al valico. Il dispositivo a tutela della privacy degli automobilisti, non è in grado di riprendere i conducenti e le immagini possono essere conservate solo per un massimo di 15 giorni. In pratica il veicolo italiano che attraversa il confine italo-svizzero viene fotografato e i dati incrociati con la dichiarazione dei redditi del proprietario. Se la vettura è troppo lussuosa per rapporto al reddito dichiarato, scatta l’indagine fiscale.

Ma non solo. Il mezzo mobile “plurisensori” è utilizzato anche per scoprire illeciti trasporti di denaro e titoli, ma anche di altri beni di grande valore e facile trasportabilità, come oro, argento e preziosi. Grazie al fiscovelox, già sperimentato nelle regioni del Sud Italia per il contrasto al denaro sporco della criminalità organizzata, è così possibile creare un data-base di vetture sospette nei confronti delle quali i finanzieri opereranno il controllo “fisico” vero e proprio, sia al momento del transito in dogana,

sia al di fuori degli spazi doganali. «Così, grazie a una serie di riscontri – spiegano dalle Fiamme Gialle – abbiamo uno strumento molto utile nel contrasto ai principali reati doganali, a partire dall’importazione o esportazione illegale di valuta». Un aiuto tecnologico che in tempi di proroga di scudo fiscale diventa un alleato preziosissimo nella lotta a tutta una serie di reati che hanno a che fare con le violazioni fiscali. E gli automobilisti in transito sono avvisati: i controlli non si allentano nemmeno sotto le feste. Con l’occhio elettronico del fisco che non ha bisogno di vacanze e di riposo. Sempre in funzione, 24 ore su 24, ora ha posato il suo sguardo sulla dogana di Ponte Tresa.

b.melazzini

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