Castellanza Presa dai carabinieri di Castellanza la “signora della droga”, ovvero una marocchina di 33 anni, vera e propria primula rossa che da almeno un anno riforniva tutta Castellanza e dintorni di cocaina.
La donna era una pendolare dello stupefacente: viveva a Milano, aveva una residenza a Cerano (Novara), spacciava a Castellanza e viaggiava su una fiammante Mercedes coupè. L’auto (comprata da poco e pagata sull’unghia) è finita sotto sequestro, così come i 30 mila euro che «lady coca» nascondeva tra mutandine, tanga e reggiseno nel cassetto dell’intimo del suo comodino. La donna era stata “intercettata” lo scorso settembre dai carabinieri di Castellanza: lei, a detta di molteplici clienti,
era la signora che riforniva di coca buona parte del territorio spacciando in pieno centro a Castellanza, all’esterno di locali molto frequentati, nelle piazze e nei parchi con stime che parlano di parecchie migliaia di euro guadagnati a settimana grazie ad una folta quanto variegata clientela. Che la donna contattava con diversi telefoni cellulari (finiti sotto sequestro): via filo prendeva ordinazioni, discuteva il prezzo e si accordava per la consegna. Poi saltava sulla sua Mercedes e da Milano o Cerano raggiungeva Castellanza. Consegnava, sempre elegante per non dare nell’occhio, incassava e spariva.
Scaltrissima nel non farsi riconoscere, «lady coca» ha lasciato ben poche tracce dietro di sé. Ma le briciole sono state pazientemente raccolte dai carabinieri che l’hanno seguita passo a passo: l’esotica primula rossa, infatti, cambiava domicilio non appena aveva il sospetto di essere stata avvistata spaziando tra le province di Varese, Milano, Novara e Cremona. E i militari le sono sempre stati a un passo sino a quando, l’altra notte, non l’hanno sorpresa a Cerano. Quando gli uomini dell’Arma della stazione di Castellanza hanno fatto irruzione la marocchina dormiva: non è riuscita a fuggire ed è stata presa con le mani nel sacco. La donna, al momento dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare chiesta dal pm Silvia Isidori e firmata dal gip Chiara Venturi, dormiva “sul lavoro”: nel senso che il cuscino sul quale riposava era imbottito di dosi di coca pronte per lo spaccio. E la caccia non è ancora finita: pare che la signora avesse un compagno, anche lui marocchino, che i militari stanno cercando.
Simona Carnaghi
f.artina
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