– Bilancio partecipato, sono più di duemila i voti. E più della metà sono arrivati online. Tanto che lo strumento potrebbe essere usato anche in altre occasioni, ad esempio per chiedere ai cittadini di valutare le modifiche alla viabilità. Intanto i numeri. «Sono più di duemila le persone che hanno preso parte alla consultazione», spiega l’assessore alla Partecipazione democratica , «prima dello scorso fine settimana ne avevamo contati 1.400 validi e una cinquantina erano stati esclusi, ad esempio perché mancava il numero della carta di identità».
Ieri mattina il personale comunale ha svuotato le urne che sono state chiuse lunedì sera, raccogliendo altre 637 schede. Il totale, dunque, supera i duemila: «sono il doppio rispetto allo scorso anno», afferma soddisfatta l’esponente dell’esecutivo di centrosinistra. Certo, ha votato meno del 5% dei cittadini gallaratesi, ma l’interesse verso questa formula cresce. «Credo che la decisione di coinvolgere le associazioni anche nella fase di elaborazione delle proposte aiuti anche ad aumentare la partecipazione». Privati cittadini e sodalizi che hanno presentato dei progetti perché
venissero finanziati con i 300mila euro messi a disposizione da Palazzo Borghi si sono infatti impegnati in una vera e propria “campagna elettorale”, chiedendo ai gallaratesi di sostenere la loro proposta. Al più tardi all’inizio della prossima settimana si conosceranno i nomi dei vincitori. Per i quali partirà quindi la fase di progettazione, che nel caso di opere pubbliche richiederà anche l’indizione di una gara d’appalto, e di realizzazione.
Nell’attesa, un elemento spicca dall’analisi del voto. Ovvero il fatto che circa la metà delle persone che hanno espresso il loro parere lo ha fatto utilizzando il sito del comune. «Già lo scorso anno fu il più impiegato in percentuale, quest’anno la crescita è stata in numeri assoluti». E qui nasce l’idea: perché non utilizzarlo anche in altri ambiti? «Abbiamo appena svolto alcune assemblee di quartiere per capire quali siano le necessità dei residenti rispetto ad alcune variazioni viabilistiche». Certo, la modalità di incontrare direttamente i cittadini rimane la più valida, visto che consente un confronto diretto.
Ma non tutti riescono a partecipare a questi incontri pubblici. E allora l’idea di un questionario online «potrebbe rappresentare uno strumento accessorio e dare la possibilità anche a chi non è riuscito ad essere presente di dire la propria». Dopo il bilancio partecipato, insomma, l’idea è quella di utilizzare la formula anche per arrivare a definire un “senso unico” partecipato. Questo, nel futuro. Ora però i gallaratesi aspettano di conoscere quali saranno le opere finanziate.