Erano più di mille. C’era chi è entrato a scuola nel 1973 e chi si diplomerà fra poche settimane. Tutti a Lariofiere sabato sera per festeggiare i quarant’anni del liceo Galilei.
Una festa di beneficenza organizzata dall’insegnante con l’aiuto di tanti alunni, i suoi “angeli”. Una serata volata via fra musica e ricordi, torte e fotografie di classe. E scandita ogni ora dal suono della campanella. L’idea degli organizzatori, del resto, era ricreare una giornata scolastica particolare. Le porte di Lariofiere hanno aperto alle 20 in punto. Sui muri i registri con i nomi degli alunni e dei professori che hanno varcato i portoni del liceo dal 1973 a oggi,
sui banchi fogli per raccogliere i ricordi dei presenti, al centro della sala una riproduzione del pozzo di Villa Amalia (sede del Galilei fino al 1997, quando la scuola venne trasferita nella nuova sede di via Volontari della Libertà). Tra una birra e una merenda, tra una canzone e l’altra, i partecipanti sono saliti sulla macchina del tempo. Qualcuno ha incontrato professori che non vedeva da anni, altri hanno riunito una decina di compagni per scattare una nuova fotografia di classe. A far girare la macchina organizzativa decine di ragazzi ancora iscritti al liceo; molti di loro, fra qualche settimana, sosterranno gli esami di maturità. In sala tutti sono d’accordo: il merito di una serata così bella è della professoressa Cancelliere. Docente oggi, primina nel mitico anno scolastico 1973-1974 (quando il Galilei ottenne “l’indipendenza” dal Giovio di Como). «L’idea – racconta emozionata – è nata in ottobre e non saremmo arrivati alla fine senza l’aiuto di tutti questi ragazzi: pochi giorni fa questa grande sala era deserta, in pochi giorni l’abbiamo riempita di ricordi». Anche se in 40 anni dal Galilei sono passati cinquemila studenti e più di 300 professori, portare mille persone a Lariofiere non dev’essere stato facile. Il ricavato della serata (15mila euro) andrà all’Associazione italiana Parkonsoniani.
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