«In questa Pro non c’è più posto, addio Tigrotti»

Ho dovuto andarmene, non c’è più posto per me in questa Pro Patria; me ne vado sconfitto: sono venuto per portarvi in serie B e vi lascio tra i dilettanti, ma a sconfiggermi non è stato il campo, ma chi non ha mantenuto le promesse e chi ha osato lucrare sulla fatica e sul sudore dei suoi stessi compagni.
Voi siete sempre stati meravigliosi, nelle gioie (troppo poche) e nelle grandi difficoltà che ci avete aiutato a superare: io non posso che ringraziarvi tutti,

sia chi mi ha applaudito, sia chi mi ha fischiato.
Dopo tanti anni e tante maglie, grigiorosse, amaranto, blu con le rondinelle, ecc, a coprirle tutte c’è una sola bandiera: ed è bianca a strisce blu orizzontali.
I presidenti, gli allenatori ed i vari Serafini cambiano e cambieranno sempre, quello che non deve e non può cambiare è l’amore che condividiamo per la squadra con la maglia più bella del mondo.

Ciao, Nonno Teo

Caro Teo Biancoblù, come ti avevamo ribattezzato, commuove l’immagine della bandiera della nostra Pro Patria che ammanta tutte le altre che hai visto sventolare.
Caro Teo la vittoria o la sconfitta non la si misura con la categoria, ma con l’intensità e l’affetto con i quali si indossa una maglia.
Certo, i risultati sportivi non sono stati pari alle ambizioni, ma rimane dentro di noi e dentro di te, una fruttuosa esperienza di vita, un rapporto umano che va oltre il campo ed il gol.
Caro Teo ti auguriamo di portare anche in Laguna quell’ammaliante spirito biancoblù.

In bocca al lupo
Giovanni Toia