– In 150 in sella, e in 300 a tavola, per la Busto-Scopello numero 22: la “classicissima” cicloturistica si conferma un successo. In Valsesia sale per la prima volta anche il consigliere regionale .
Non delude le aspettative nemmeno quest’anno la macchina organizzativa della ventiduesima Busto-Scopello, guidata da . Sono in 150 i ciclisti amatoriali che, tutti in maglietta arancione, rinnovano il gemellaggio tra Busto Arsizio e il piccolo Comune della Valsesia, percorrendo i 100 chilometri della “classicissima” di settembre. Tra gli iscritti c’è sempre qualche nome illustre: quest’anno gli ex “pro” e, ormai presenze fisse, ma anche , fresco di vittoria assoluta nel campionato italiano giornalisti.
A dare il via, come da tradizione, è stato il sindaco di Busto Arsizio , alle otto del mattino. Poi il passaggio obbligato nella piazza della chiesa di Madonna Regina, dove il parroco impartisce la benedizione ai ciclisti. Quindi, scortati dalle automobili dello sponsor Alma e dalla squadra di motociclisti guidata dall’immancabile , via di gran carriera verso la Valsesia. Andatura cicloturistica, sì, anche se alla fine comunque la media è di 27 chilometri orari. All’arrivo a Scopello c’è anche lì il sindaco, , ad accogliere il serpentone “arancione” dopo 100 chilometri di strada.
Stavolta anche il consigliere regionale varesino Luca Marsico che porta per la prima volta il vessillo di Regione Lombardia a Scopello. La prima a tagliare il traguardo, simbolicamente, visto che la corsa non è agonistica, è , una delle due donne di quest’edizione. «Siamo andati abbastanza veloci, è stata una belle edizione, con un bel gruppo» afferma.
A completare il percorso per ultimo è , alla sua prima volta fino a Scopello: «Ce l’ho fatta – la sua gioia al termine – all’ultimo chilometro, sono sincero, non ce la facevo più. Ma ho stretto i denti e ho dato tutto per raggiungere il traguardo». Dietro alla manifestazione anche un fine di solidarietà: una parte del ricavato verrà devoluto al Progetto Pollicino.