GEMONIO Singolare offerta del critico d’arte Vittorio Sgarbi, tramite il suo legale l’avvocato Giampaolo Cicconi, per l’acquisto di una chicca della musica varesina degli anni ’60.
Si tratta di una copia del disco, di cui si era sempre favoleggiato ma che nessuno aveva mai rintracciato né ascoltato, inciso nel 1964 da Umberto Bossi, allora 21 anni. Sgarbi ha offerto cinquemila euro per poter aggiungere alla sua collezione il 45 giri in questione, dichiarando al Corriere della Sera che riesumare una cosa di 50 anni fa legata al Senatur,
che allora si faceva chiamare Donato, «è un modo per riproporre un aspetto vintage della vita di Bossi».
Il vinile, edito dalla defunta etichetta Caruso, contiene sul lato A la canzone “Ebbro”, un boogie woogie, mentre sul lato B è inciso il rock lento “Sconforto”: l’arrangiamento è un impasto di chitarra elettrica, fisarmonica e fiati. I due brani sono stati scritti dal Senatur in coppia con Umberto Mazzucchelli.
Mirko Dettori, musicista professionista bresciano, è il possessore dell’unico esemplare di “Ebbro”. Il cimelio era custodito in un cassetto della madre di Dettoni, tra i 45 giri di Gianni Morandi e quelli di Rita Pavone. Il reperto è finito in vendita sul sito per collezionisti del vinile “Mercatinomusicale” al prezzo iperbolico di 250 mila euro, che lo stesso Dettori aveva definito una provocazione.
Ora Sgarbi non vuole farsi sfuggire l’occasione e lancia la sua prima offerta, lontana dalla “sparata” iniziale fatta dal musicista bresciano.
s.bartolini
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