È ricoverato in terapia intensiva e la prognosi, dell’uomo che mercoledì sera è rimasto intossicato dalle esalazioni di alcune sostanze che stava adoperando durante dei lavori all’interno di uno scavo a quattro metri di profondità, rimane riservata.
Si è svegliato e le sue condizioni sembrano non destare particolari preoccupazioni, ma i medici dell’Ospedale di Circolo, per prudenza, preferiscono non sciogliere ancora la prognosi. Prima di dichiarare fuori pericolo l’uomo, bisognerà attendere che tutti i valori siano tornati nella norma: deve smaltire cioè la grossa quantità di sostanze pericolose che ha inalato mercoledì sera.
L’uomo, 47 anni e residente a Gemonio, stava facendo dei lavori in un terreno di sua proprietà in via Curti. Si trovava all’interno di uno scavo, a quattro metri di profondità, quando è stato colto da un malore improvviso dovuto all’inalazione inattesa di una sostanza pericolosa.
Ha perso i sensi per un tempo imprecisato e sono stati i famigliari a ritrovarlo svenuto nello scavo, dove si erano recati perché preoccupati dal momento che non lo vedevano rientrare a casa. Sono stati loro ad allertare i soccorsi.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco delle sedi di Laveno e Ispra con due autopompe, mentre gli specialisti del S.A.F. (Speleo Alpino Fluviale) di Varese hanno recuperato l’uomo e lo hanno riportato in superficie,affidandolo alle cure del personale sanitario.
Trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Circolo di Varese, l’uomo è ricoverato da mercoledì nel reparto di Terapia intensiva generale. Per questo motivo la prognosi rimane riservata, anche se le sue condizioni sono in fase di miglioramento e già nei prossimi giorni, se gli esami daranno esito positivo, potrà essere spostato in un altro reparto per la convalescenza.