Nelle ultime ore, le terre che si estendono dal Piemonte alle Alpi Orobie — passando per Varese – sono avvolte ed assediate dalle fiamme. Difficili i tentativi dei Canadair – partiti da Genova e provenienti anche dall’estero – di reprimere gli incendi.
Su questa drammatica situazione intervengono Alessandro Viviani, responsabile ecologia MGP Varesotto e Davide Quadri, coordinatore provinciale dei Giovani Padani e consigliere comunale di Brinzio, comune sede del Parco Campo dei Fiori.
«A Varese, le fiamme vive divorano il massiccio del Campo dei Fiori – alto circa mille metri, e sede dell’osservatorio astronomico , il quale domina e sovrasta la città insubre; da venerdì sera, l’incendio va offrendo un macabro e sublime spettacolo agli abitanti che vi assistono. Con ritmo cadenzato, esso divampa verso la cima del monte, mettendo a rischio abitazioni ed abitanti: sono decine, infatti, le famiglie varesine evacuate dai vigili del fuoco, e quindi costrette a lasciare la propria abitazione per rifugiarsi nelle macchine,
in località Prima Cappella – scrivono gli esponenti dei Giovani Padani – il forte vento di venerdì notte ha contribuito alla diffusione del fuoco; sono innumerevoli le forze disposte in campo per frenare quella che, dopo le prime analisi dei Carabinieri, sembrerebbe comunque un danno di origine dolosa. Il Movimento Giovani Padani – in virtù della sua naturale vocazione localista– sposa una visione “ecologica e territoriale”, e si impegna nel rinforzare, anzitutto, il legame tra il popolo e la sua terra; in seconda battuta, esso si impegna nella sensibilizzazione e nella concreta diffusione di una nuova cultura ambientalista».
E quindi: «Come fronte giovanile del movimento, siamo in dovere di spingere le amministrazioni locali a prevedere sanzioni pesantissime – e senza esclusione di colpi – nei confronti di tutti i trasgressori che ledano la terra in cui viviamo: siano essi speculatori delle ecomafie, oppure semplici piromani, la tolleranza deve essere riposta ai minimi termini. Appoggiamo con fermezza l’iniziativa del senatore Stefano Candiani – su spinta dei residenti del Sacro Monte – di predisporre “una ricompensa in denaro, che aiuti il lavoro delle Forze dell’Ordine nell’individuare chi delinque”; reputiamo, infatti, che questo sia uno strumento decisamente molto utile e legittimo da parte dei cittadini, i quali verrebbero direttamente coinvolti nella difesa dell’interesse comunitario».