Incendio devastante all’aviosuperficie di Cogliate: distrutti hangar e mezzi, nessun ferito

Nonostante la gravità dell'incidente, le autorità hanno garantito che la situazione è sotto controllo e che gli accertamenti continueranno per determinare le cause del rogo (foto d'archivio)

COGLIATE – Un imponente incendio ha devastato l’Aviosuperficie di Cogliate, nel pomeriggio di mercoledì 15 gennaio, lasciando dietro di sé un bilancio pesante ma fortunatamente senza vittime. La colonna di fumo nero che si levava nel cielo azzurro è stata il primo segnale visibile del disastro, seguito dal rosso delle fiamme che hanno progressivamente avvolto gli hangar e i mezzi presenti, riducendoli a un cumulo di rottami neri.

L’incendio è divampato all’interno del campovolo, un’area attiva dal 2011, che comprende una pista in erba, una scuola di volo e un presidio della protezione civile. Il rogo ha distrutto completamente quattro hangar e danneggiato gravemente una mezza dozzina di mezzi. L’allarme è stato lanciato tempestivamente e sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco con autopompe e autobotti. Le operazioni di spegnimento sono durate fino alle 17, quando le fiamme sono finalmente state domate.

Fortunatamente, non si sono registrati feriti o intossicati, nonostante la violenza dell’incendio. A scopo precauzionale, sono stati inviati anche alcuni mezzi dell’Areu, ma il pronto intervento dei soccorsi ha evitato conseguenze più gravi. Le cause dell’incendio sono ancora sconosciute, ma i carabinieri di Desio e Cesano Maderno, insieme ai vigili del fuoco, hanno avviato gli accertamenti. Durante le indagini, sono state raccolte le testimonianze dei responsabili della struttura, che erano presenti al momento dell’incendio e hanno tentato di fermare le fiamme prima che si propagassero.

Sul luogo dell’incidente è intervenuto anche il sindaco di Cogliate, Andrea Basilico, che ha rassicurato la comunità: “I vigili del fuoco ci hanno confermato che non ci sono rischi o problematiche derivanti da quanto è bruciato. Per sicurezza, è intervenuta anche ARPA, che ha effettuato degli accertamenti specifici, escludendo rischi o conseguenze per la salute e l’ambiente.”