Fiamme dolose all’interno del cascinale di proprietà della ex convivente di , l’uomo di 46 anni già noto alle forze dell’ordine per una serie di reati riconducibili, in particolare ad atti persecutori, estorsione e stalking.
Accarino si trova in carcere dal 16 ottobre scorso, per aver costretto una ragazza (nulla a che fare con la vittima dell’incendio) a intestarsi un bar di sua proprietà. L’avrebbe obbligata dietro minacce e pressioni di ogni genere, a sottoscrivere il relativo contratto che lui, gravato dal regime di sorveglianza speciale, non poteva concludere. Successivamente è stato raggiunto da un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Busto Arsizio, in virtù di alcune condanne divenute ora esecutive.
Secondo la ricostruzione investigativa l’altra notte a Cairate, nella zona di via Gitti, è scoppiato un violento incendio, all’interno del cascinale, che ha interessato una parte dell’immobile destinato al ricovero degli animali. Le fiamme hanno danneggiato parzialmente i veicoli, di proprietà della ex convivente di Accarino. La signora ha sporto denuncia.
Secondo le prime informazioni, sono stati interessati dal rogo un furgone Fiat Iveco Turbo Daily e una macchina operatrice Fiat Hitachi. In pochi istanti le fiamme hanno preso vigore investendo la struttura e i veicoli in sosta.
Secondo i primi accertamenti effettuati dai militari della stazione Carabinieri di Fagnano Olona e dai Vigili del Fuoco di Busto Arsizio è molto probabile che l’incendio sia di origine dolosa. Ignoti avrebbero appiccato il fuoco prima di svignarsela facendo perdere le proprie tracce, ma per il momento le piste investigative sarebbero diverse, anche se i fatto avrebbero il sapore dell’avvertimento. Il personale del nucleo operativo dei carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio ha effettuato i necessari rilievi tecnici, in particolare su alcune taniche di benzina trovate in prossimità del luogo interessato dal rogo. Le indagini sono scattate rapidamente.
I militari, infatti, stanno anche visionando con grande cura le immagini registrate da numerosi sistemi di videosorveglianza presenti nella zona che potrebbero aver ripreso gli autori del gesto. Ma ogni ipotesi resta aperta, anche quella di un vandalismo di altra natura che nulla avrebbe a che fare con il legame tra la proprietaria del cascinale e Accarino. L’unica certezza è che le fiamme sono state originate da piromani: gli investigatori stanno cercando di capire il motivo che ne ha armato la mano.