Un impatto frontale in galleria, uno schianto terribile e un’altra vittima della strada. Un terribile incidente, avvenuto nel pomeriggio di lunedì in provincia di Como, ha provocato la morte di un’anziana di Lavena Ponte Tresa. Natalia Zanella – questo il nome della donna di 79 anni, molto conosciuta in paese – stava percorrendo insieme al marito la galleria che collega San Siro a Cremia. La loro Nissan Primera si è scontrata frontalmente con un camper svizzero sul quale viaggiava una famiglia.
La peggio l’ha avuta Natalia Zanella, che si trovava sull’auto condotta dal marito. Il medico del Lariosoccorso di Dongo l’ha trovata in arresto cardiaco e ha tentato di rianimarla sul posto. Ma le sue condizioni erano critiche: per lei è iniziata la corsa contro il tempo, ma appena giunta al pronto soccorso dell’ospedale di Gravedona il suo cuore ha cessato di battere. È andata meglio al marito Achille, che ha subìto solo traumi che non ne mettono in pericolo la vita. Ferite non gravi hanno riportato anche i quattro occupanti del camper – marito, moglie e due figli – ricoverati per precauzione. I carabinieri di Menaggio sono adesso al lavoro per ricostruire esattamente la dinamica dell’incidente: tra le ipotesi al vaglio non si esclude quella di un malore. Quel che è certo è che l’auto dei due varesini e il camper, diretto in senso contrario, non hanno potuto evitare il tragico impatto tra loro.
A Varese ha rischiato la vita un’altra anziana, Veglia Cavagnola, 82 anni, investita sulle strisce pedonali in via Caracciolo lunedì pomeriggio alle 14,30. La caduta a terra è stata rovinosa, e si è risolta con un serio trauma facciale che ha rischiato di occluderle le vie aeree superiori. In pratica, l’anziana ha seriamente rischiato di morire soffocata, se non fosse stato per l’intervento del 118. La donna si apprestava ad attraversare sulle strisce in prossimità del civico 22, quando è stata agganciata dallo specchio retrovisore destro di un furgone. È stato davvero abile il medico del 118 che l’ha intubata in ambulanza: un intervento tempestivo che le ha salvato la vita. Il quadro clinico resta grave: la signora è ricoverata in reparto di neurorianimazione e la prognosi rimane riservata almeno fino ad oggi, anche se i sanitari propendono per un cauto ottimismo. All’esame della Tac e all’esito degli accertamenti neurologici infatti non sembrano esservi lesioni cerebrali, né ieri si sono evidenziati emorragie interne.
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