Indagine sulla piscina Manara di Busto Arsizio: accuse di frode e malori da cloro

La piscina Manara di Busto Arsizio è sotto indagine per presunta frode nelle forniture pubbliche. Accuse emergono dopo che diversi bambini hanno accusato malori a causa di alti livelli di cloro, sollevando dubbi sulla società esterna incaricata della gestione

La Procura di Busto Arsizio indaga sulla piscina Manara di Busto Arsizio, al centro di uno scandalo che ha sollevato notevoli preoccupazioni. Il procuratore Nadia Calcaterra ha avviato un fascicolo per frode in pubbliche forniture, delegando alla Guardia di Finanza il compito di raccogliere prove riguardanti la gestione della struttura da parte della società spagnola Forus, che è stata licenziata dall’Amministrazione comunale.

L’indagine è stata innescata da un incidente avvenuto lo scorso febbraio, quando diversi bambini hanno accusato malori causati dall’eccessiva presenza cloro nella piscina. La decisione di avviare un’indagine formale indica una preoccupazione riguardo alla gestione e alla sicurezza delle forniture pubbliche presso la struttura.

La Guardia di Finanza sarà incaricata di acquisire tutti gli elementi necessari per chiarire le circostanze dell’incidente e valutare eventuali irregolarità nella gestione della struttura. La situazione solleva domande sulla responsabilità della società Forus e sull’efficacia dei controlli da parte dell’Amministrazione comunale.

Si prevede che l’indagine possa portare a ulteriori sviluppi nelle prossime settimane, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e l’integrità delle forniture pubbliche presso la piscina Manara e di assicurare che situazioni simili non si verifichino in futuro.