07 Ott 2011
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Agra, 7 ott. (TMNews) – Gli archeologi addetti al celebre mausoleo indiano del Taj Mahal hanno smentito la notizia secondo la quale il monumento potrebbe sprofondare entro due-cinque anni a causa del cattivo stato delle sue fondamenta in legno. Il superbo mausoleo funerario in stile islamico, soprannominato il “monumento dell’amore” perché costruito su ordine dell’imperatore moghol Shah Jahan in memoria della sua sposa adorata morta di parto, attira ogni anno più di tre milioni di visitatori ad Agra, città del nord dell’India. Costruito 358 anni fa, il monumento sorge sulle rive del fiume Yamuna, inquinato e quasi prosciugato, il cui apporto di umidità è necessario per le strutture in legno che sostengono la cupola a forma di cipolla e i suoi quattro minareti.
Secondo il quotidiano britannico Daily Mail, che questa settimana citava un parlamentare di Agra, Ramshankar Katheria, il Taj Mahal potrebbe “sprofondare fra i due e i cinque anni” in assenza di energici interventi conservativi. Il Centro nazionale archeologico (Asi), che ha avviato una vasta opera di ristrutturazione del Taj Mahal nel 2007, ha respinto queste funeste previsioni. “Effettuiamo regolarmente dei test e diverse agenzie, fra cui l’Asi, non hanno mai menzionato minacce del genere”, ha spiegato all’Afp il capo archeologo dell’Asi, I.D. Dwivedi.
Katheria ha smentito di aver previsto un crollo del mausoleo entro cinque anni ma ha spiegato all’Afp di aver più di una volta espresso i propri timori al Primo ministro, Manmohan Singh, e alla presidente, Pratibha Patil, quanto alla sopravvivenza del monumento. “Chiedo una inchiesta di alto livello per valutare i rischi delle strutture in legno delle fondamenta del Taj”, ha insistito. Secondo il parlamentare, le strutture in legno si deteriorano a causa dell’abbassamento del livello del fiume Yamuna provocato da un eccessivo sfruttamento delle sue acque. “Il legno di plinto del Taj potrebbe presto deteriorarsi ed essere attaccato dalle termiti se non si trova rapidamente una fonte di umidità”, ha avvertito.
(con fonte Afp)
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