Ha preso il via il ciclo di Assemblee 2024 degli 11 Gruppi Merceologici di Confindustria Varese, che porteranno, alla metà di giugno, all’appuntamento con l’Assemblea Generale. Le prime a riunirsi sono state le imprese del settore “Alimentari e Bevande” guidate da Remo Giai della Farmo Spa di Casorezzo, confermato alla carica di Presidente.
Ad essere rieletti per un altro mandato sono stati anche Massimo Cestaro della Irca Spa di Gallarate come Vicepresidente e Giovanni Sessa della Prealpi Spa – Industria Casearia di Varese in qualità di Delegato nel Comitato della Piccola Industria che, all’interno dell’Associazione, rappresenta le imprese con meno di 100 dipendenti, appartenenti ai vari comparti produttivi.
Fanno parte del Gruppo merceologico “Alimentari e Bevande” di Confindustria Varese le imprese attive nelle filiere di birra, dolci, cioccolato, prodotti lattiero caseari, lavorazione ittiche e di carne, mugnai, vini e liquori. Uno spaccato produttivo di nicchia, ma molto importante, anche a livello di brand, composto da un totale di 26 imprese associate per quasi 3.300 addetti, che rappresentano più del 2% delle aziende della compagine associativa e circa il 5% dei lavoratori in esse impiegati.
Ad aiutare a scattare una fotografia dell’andamento economico dell’industria varesina del settore “Alimentari e Bevande” sono i dati di export elaborati dal Centro Studi di Confindustria Varese. Nel 2023, rispetto al 2022, le esportazioni del comparto dei prodotti alimentari hanno registrato un importante balzo in avanti del +21,4%, in flessione, invece, le vendite all’estero delle bevande che sono calate del -11,7%. Il tutto per un valore totale di export che, sommando i due comparti, sfiora i 740 milioni di euro.
Tra i principali mercati di destinazione si piazzano il Regno Unito (dove hanno trovato collocazione 128,4 milioni di euro di esportazioni made in Varese), la Germania (86,7 milioni) e la Francia (67,8 milioni). Tra i territori dove le imprese varesine sono cresciute di più, ci sono, il Belgio (+104,6%), l’Austria (+31,5%), la Francia (+18,6%) e l’Australia (+18,4%).