Strasburgo, 20 ott. (Apcom) – L”Associazione europea degli editori di quotidiani (Enpa, ‘European Newspaper Publishers’ Association’) si oppone alla richiesta di una direttiva Ue sul pluralismo dell’informazione e contro la concentrazione dei media in Europa. La richiesta alla Commissione europea di varare una tale direttiva e’ uno dei punti di maggiore rilevanza della proposta di risoluzione comune “sulla liberta’ d’informazione in Italia e negli altri Stati membri dell’Ue” che i gruppi del centro sinistra sottoporranno domani al voto ell’Europarlamento.
L’Associazione ha inviato una email “urgente” a tutti gli eurodeputati, datata 16 ottobre, in cui avverte che questa direttiva rischierebbe di “distruggere la libertà di stampa”.
Nella mail, l’Enpa indica di “condividere il punto di vista secondo cui per garantire la liberta’ di espressione non e’ concepibile nessuna interferenza o pressione dalle pubbliche autorita’”. Tuttavia, prosegue testualmente l’Associazione, “avvertiamo che il Parlamento europeo rischia di distruggere la liberta’ della stampa con la richiesta di una direttiva sul pluralismo e la cancentrazione dei media in Europa”. Secondo l’Enpa, cercare “una soluzione unica per tutti” avrebbe l’effetto di “diminuire, piuttosto che accrescere, l’indipendenza dei media”.
L’Enpa, ergendosi a rappresentante degli interessi della stampa, conclude il suo appello con toni drammatici: “Per favore – chiede l’Enpa a tutti gli europarlamentari – respingete ogni tentativo di regolare la stampa libera e indipendente in Europa. Qualunque richiesta di regolazione e’ vista dal la stampa come un tentativo di strangolare la stampa libera e di sopprimere la pluralita’ delle voci”.
La posizione dell’Associazione e’ ripresa nell’emendamento 11 del Ppe al testo di risoluzione comune dei gruppi del centro sinistra. L’emendamento ricorda che “l’Enpa ha ‘ammonito’ che il Parlamento rischia di distruggere la libertà di stampa chiedendo una direttiva sul pluralismo dei media e la loro concentrazione in Europa”.
L’Enpa rappresenta gli editori di 5.200 quotidiani nazionali, regionali e locali, pubblicati in 25 paesi europei.
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