GERENZANO Il gruppo consiliare «Insieme per Gerenzano» chiede le dimissioni dell’assessore alla Sicurezza e allo Sport Cristiano Borghi, dopo che il tribunale di Milano ha giudicato discriminatorio l’articolo pubblicato sul giornale comunale nel quale invitava i cittadini a «non vendere e non affittare case agli immigrati». L’opposizione cita, nella sua richiesta, lo Statuto del Comitato olimpico nazionale, che «promuove iniziative contro ogni forma di violenza e discriminazione nello sport». «Le parole dell’assessore Borghi costituiscono un elemento di insanabile contraddizione con la sua carica di assessore allo sport»,
scrive la lista civica di centrosinistra in un documento presentato in Comune. «L’assessore Borghi ha pesantemente screditato tutti i cittadini di Gerenzano – continua – vogliamo inoltre evidenziare come in un momento di ristrettezze economiche la collettività dovrà sobbarcarsi le spese legali sostenute dal Comune. A questo proposito lo invitiamo a compiere un atto di dignità pagando di tasca propria le spese processuali. Chiediamo all’assessore e al sindaco Silvano Garbelli di presentare scuse formali ai gerenzanesi. L’assessore una volta dimesso sarà libero di continuare a predicare il suo pensiero come privato cittadino». E’ l’ultimo capitolo di una polemica partita nel luglio del 2009, quando è stato pubblicato l’articolo, e approdata nelle aule di tribunale dopo che un gruppo di cittadini e alcune associazioni hanno presentato ricorso contro l’amministrazione comunale. Da parte sua il Comune sta valutando l’ipotesi di fare ricorso contro la condanna a rimuovere dal sito web le frasi «discriminatorie». La richiesta di dimissioni avanzata da Insieme per Gerenzano si unisce a quella del Pd, che nei giorni scorsi aveva chiesto a Borghi di lasciare le deleghe.
Andrea Gianni
e.romano
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