VARESE – Si è svolto ieri, lunedì 24 febbraio, l’interrogatorio di Marco Manfrinati, accusato dell’omicidio di Fabio Limido e del tentato omicidio della figlia Lavinia, avvenuti lo scorso maggio a Varese in via Ciro Menotti. L’interrogatorio si è tenuto nel carcere dove l’uomo, ex avvocato di Busto Arsizio, è attualmente detenuto. La Procura di Varese ha recentemente chiuso le indagini, permettendo alla difesa di richiedere questo incontro con il pubblico ministero.
Nel corso dell’interrogatorio, Manfrinati ha spiegato dettagliatamente gli eventi che hanno portato alla tragica sparatoria, rispondendo alle domande del pubblico ministero. L’avvocato difensore di Manfrinati, Fabrizio Busignani, ha poi sollevato una critica riguardo le difficoltà difensive a cui è stato sottoposto il suo assistito. In particolare, ha evidenziato come il detenuto, trovandosi in carcere, non abbia potuto accedere a documenti audiovisivi cruciali per comprendere appieno le indagini. Questo, secondo la difesa, costituisce una gravissima limitazione del diritto di difesa.
Il caso rimane complesso e delicato, con i prossimi sviluppi che potrebbero avere importanti implicazioni sul processo e sulle dinamiche difensive.