Invalidità permanente dopo vaccino Covid: donna della Valceresio chiede indennizzo

Una 55enne accusa gravi danni di salute insorti dopo la prima dose del vaccino anti-Covid nel 2021 e richiede un risarcimento. I periti dell’ASST Sette Laghi hanno escluso il nesso causale, ma ora la vicenda prosegue con un reclamo al Ministero della Salute e, in caso di esito negativo, con una causa legale.

Una donna di 55 anni, residente in un paese della Valceresio, ha avviato una richiesta di indennizzo per un danno irreversibile che ritiene correlato alla vaccinazione anti-Covid. La donna soffre di una grave forma di disabilità, diagnosticata come encefalite limbica, che è insorta dopo la somministrazione della prima dose del siero nel 2021.

ASST nega il nesso causale, si procede con il reclamo

I legali della donna hanno già sottoposto la questione all’ASST Sette Laghi, ma i periti medici dell’ente hanno escluso una responsabilità del vaccino, fornendo una motivazione tecnica alla loro posizione. Nonostante ciò, i legali sono pronti a proseguire: il prossimo passo sarà presentare un reclamo formale al Ministero della Salute.

Se anche questa strada dovesse portare a un esito negativo, sarà intentata una causa legale per ottenere l’indennizzo richiesto, che ammonta a 300mila euro.

In Italia sono sempre più frequenti i ricorsi alla giustizia da parte di pazienti trattati con il siero anti-Covid che hanno manifestato effetti collaterali gravi e gravissimi: in svariati casi è stato riconosciuto il nesso causale tra vaccino e malattie sviluppate.