È stata ridotta da un anno e quattro mesi a dieci mesi – con pena sospesa e senza menzione sul casellario giudiziale – la condanna inflitta all’automobilista che, la mattina dell’8 novembre 2023, travolse e uccise Erminio Corti, 82 anni, mentre attraversava via Casula per raggiungere la stazione delle Nord. La sentenza è stata emessa martedì dalla Corte d’Appello di Milano, che ha riconosciuto un concorso di colpa tra il conducente e il pedone.
Il caso aveva suscitato grande emozione e attenzione mediatica, non solo per la tragica morte del pensionato, ma anche per il contesto in cui si era verificato l’incidente: l’area del comparto stazioni di Varese, da tempo al centro di discussioni su degrado, sicurezza urbana e viabilità, nonché interessata da rilevanti interventi urbanistici.
Durante il primo grado di giudizio – in cui erano stati chiesti tre anni di reclusione – la difesa dell’imputato, un 59enne residente nel Varesotto, aveva insistito su alcuni elementi chiave, come le condizioni della viabilità nella zona e la velocità del mezzo al momento dell’impatto. L’uomo stava attraversando la strada per prendere un treno diretto a Milano, dove avrebbe dovuto sottoporsi ad alcuni esami clinici, appuntamento che non riuscì mai a rispettare a causa del tragico incidente.
La sentenza di secondo grado, oltre a concludere l’iter giudiziario, riporta al centro del dibattito il tema della sicurezza stradale in una delle aree più trafficate e sensibili della città.