«Io ad Expo non sono andata». E ha fatto male

Expo è terminato sabato e io ammetto di non essere stata tra i ventuno milioni e mezzo di visitatori che, leggo e sento, hanno potuto conoscere una fetta di mondo attraverso l’appuntamento universale di Milano. Ebbene, non sono andata ad Expo più per scelta che per necessità. Ascoltando i racconti di alcuni amici che hanno preso d’assalto Decumano e Padiglioni, ho avuto l’impressione che – più che di cibo – l’Expo parlasse di quanto belli, accoglienti e tecnologicamente avanzati fossero i Paesi presenti a Rho con i loro colossi che ora verranno smontati per finire chissà

dove. Insomma, non ero convinta e non mi hanno convinta. Expo non mi ha convinta. Partito sotto il segno delle polemiche, delle proteste, delle critiche, proseguito con tonnellate di incenso e conclusosi con la prospettiva di realizzare qualcosa di nuovo (???) e importante su un terreno immenso che non vorrei si trasformasse nell’ennesima cattedrale nel deserto.