Ippodromo di Varese, ennesima commissione senza soluzioni: tutto fermo tra accuse, silenzi e rinvii

Ancora uno stallo nella vicenda che riguarda la riapertura e la piena operatività dell’impianto: il gestore non si presenta, il Comune risponde a metà e gli allenatori lanciano l’allarme con una lettera aperta. In vista una nuova convocazione a maggio, ma il clima resta teso e divisivo.

VARESE – La situazione dell’Ippodromo di Varese resta nel limbo. La commissione sportiva convocata per fare il punto sull’impianto non ha prodotto alcun passo avanti concreto. All’incontro, voluto dal consigliere della Lega Stefano Angei, hanno partecipato gli allenatori e alcuni consiglieri comunali, ma ha brillato per assenza il gestore dell’impianto, rendendo impossibile ogni confronto diretto.

Le uniche certezze, per ora, sono arrivate dall’assessore allo sport Stefano Malerba: le prove statiche sulle tribune sono state effettuate lo scorso 17 marzo e i lavori all’impianto elettrico, necessari per riaprire l’ippodromo alle corse, dovrebbero concludersi entro l’estate. Resta però aperta la questione ben più spinosa dello stop agli allenamenti, che secondo Malerba non rientra tra le competenze comunali, trattandosi di un rapporto tra privati.

Domande inevase e tensione politica

Durante la seduta sono state poste tre domande principali. Malerba ha risposto solo a due: nulla da dire sulla procedura di annullamento del recente bando, invitando invece il consigliere Angei a rivolgersi agli uffici per l’accesso agli atti. Proprio Angei ha incalzato sul punto, chiedendo chiarimenti sulle fughe di notizie che, in un caso, hanno portato all’annullamento della gara, mentre in un altro analogo, no.

La discussione si è poi infiammata: da un lato il consigliere Longhini ha evidenziato la debolezza dell’amministrazione nella gestione complessiva della vicenda, dall’altro Puricelli ha ribadito la necessità di ascoltare tutte le parti coinvolte, compresa la società di gestione. Ma la mancata presenza del rappresentante Guido Borghi ha lasciato un senso di frustrazione e di rinvio perenne.

Gli allenatori: “Situazione insostenibile, a rischio benessere animale e posti di lavoro”

Assente la società SVICC, ma presenti in commissione gli allenatori, che hanno presentato una lunga lettera aperta. Nel documento, gli operatori ippici denunciano un contenzioso aperto con la gestione che sta impedendo l’accesso alle piste di allenamento, pur essendo queste di proprietà comunale. Una scelta giudicata non solo pretestuosa, ma anche dannosa per la salute dei cavalli.

Gli allenatori spiegano come eventuali ritardi nei pagamenti non possano giustificare un blocco che minaccia l’intera attività agonistica e decine di posti di lavoro. Contestano inoltre l’ipotesi di spostare i cavalli a Caravate, giudicata impraticabile, e chiedono chiarezza sulle condizioni di agibilità delle tribune, visto che la stessa SVICC ha in programma eventi con migliaia di spettatori.

Prossima convocazione a maggio, ma il clima è teso

Alla fine della commissione, si è deciso per una nuova convocazione a maggio, che dovrà necessariamente coinvolgere anche i tecnici e i rappresentanti della società. L’obiettivo: fare chiarezza sulla parte tecnica, politica e amministrativa. Ma il clima tra le parti resta teso. Angei ha bocciato l’idea di un aggiornamento immediato per protesta contro l’assenza di Borghi, mentre Gonnelli ha messo in dubbio la reale disponibilità del gestore a partecipare.

Nel frattempo, l’Ippodromo rimane bloccato, diviso tra annunci, accuse incrociate e un senso generale di impotenza istituzionale. La stagione estiva si avvicina, ma il ritorno alle corse è tutt’altro che garantito.