Bruxelles, 21 mag. (Apcom) – L’Iran “sarebbe disposto” a riprendere i colloqui con i rappresentanti del “Cinque più Uno”, il gruppo incaricato di negoziare sul dossier nucleare della repubblica islamica. Lo ha affermato Catherine Ashton, l’alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri, chiarendo che l’Ue è pronta ad assecondare questa apertura.
“Abbiamo riscontrato”, ha affermato Ashton, “indicazioni che mostrano che l’Iran potrebbe essere disposto a incontrare il gruppo 5+1”, formato dai membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna) più la Germania. “Ripeto che siamo pronti (…) a incontrare responsabili iraniani per discutere le preoccupazioni internazionali sul programma nucleare iraniano”, ha aggiunto, per poi precisare che “queste preoccupazioni sono aumentate dall’ultima riunione” lo scorso ottobre a causa della decisione di Teheran di iniziare ad arricchire il suo uranio al 20 per cento.
L’Ue non fa parte del Cinque più Uno, ma il suo capo della diplomazia si esprime tradizionalmente a nome del gruppo. Ciò avveniva anche quando Javier Solana era il principale rappresentante diplomatico dell’Ue. L’ultima riunione tra l’Iran e il Cinque più Uno risaliva al 1 ottobre scorso a Ginevra.
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha auspicato lunedì che le grandi potenze “accettino di discutere con onestà, rispetto e gustizia” con l’Iran dopo l’accordo firmata lunedì con la Turchia e il Brasile sullo scambio di combustibile nucleare in Turchia. Teheran ha accettato, in accordo con Ankara e Brasilia, di scambiare all’estero una parte del suo uranio leggermente arricchito con il combustibile per il suo reattore di ricerca, ma gli occidentali hanno espresso la loro sfiducia, con Washington che resta determinata a sanzionare Teheran.
Il Consiglio di sicurezza ha esaminato martedì una nuova bozza di sanzioni che colpisce la repubblica islamica per il suo programma nucleare. Il giorno dopo Brasile e Turchia, entrambi membri non permanenti dell’esecutivo Onu, hanno scritto al Consiglio di sicurezza di chiedere ai suoi membri di non adottare nuove sanzioni. Ma la bozza delle sanzioni incontra i favori dei cinque membri permanenti del Consiglio, che hanno diritto di veto (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito). Molti Paesi occidentali accusano Teheran di cercare di dotarsi dell’arma nucleare sotto copertura di attività civili, accusa che la repubblica islamica smentisce.
Fco
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