New York, 15 dic. (TMNews) – Il 19 novembre 2005 è stata una data importante per la guerra in Iraq. Quel giorno gli eventi che sono noti ora come “il massacro di Haditha” segnarono uno dei punti di svolta del conflitto, il momento in cui la fiducia degli iracheni verso gli americani subì un colpo forse fatale dopo l’uccisione di 24 persone, compresi vecchi e bambini, da parte di un gruppo di marines.
Oggi emergono 400 pagine di interrogatori segreti sul massacro che avrebbero dovuto essere distrutte con il ritiro delle truppe americane dall’Iraq, ma invece sono state scoperte da un giornalista del New York Times in una discarica vicino a Baghdad, dove venivano usate per accendere un fuoco per cucinare. I documenti erano parte di un’indagine interna sui fatti di Haditha, una cittadina sull’Eufrate dove un convoglio di marines aveva subito un attacco con una bomba e aveva reagito aprendo il fuoco sui civili.
Secondo il Times, gli interrogatori rivelano “come questa guerra facesse dimenticare l’umanità” costringendo marines e soldati a vivere in un clima di assedio costante dove chiunque avrebbe potuto essere un nemico e i civli venivano uccisi senza pensarci due volte, nel timore che fossero attentatori suicidi o favoreggiatori della guerriglia. (segue)
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