Iraq/ Obama più forte dopo annuncio ritiro ma restano rischi

New York, 21 ott. (TMNews) – Annunciando il ritiro di tutte le truppe americane presenti in Iraq, Barack Obama ha detto oggi di aver mantenuto una delle promesse fatte durante la campagna elettorale del 2008, e ha segnato un punto politico importante in vista delle prossime elezioni. Rimane però il rischio di un ritorno al caos in Iraq, che il presidente potrebbe pagare se l’opposizione repubblicana lo accusasse di aver tolto le tende troppo in fretta.

Obama si era opposto alla guerra in Iraq dal principio, nel 2003, quando, sebbene non fosse ancora senatore, aveva più volte espresso il suo dissenso. La sua opposizione originaria era rimasta un segno distintivo, in grado di differenziarlo dagli altri candidati durante tutta la campagna presidenziale.
Uno dei punti deboli di Obama era considerato la sua credibilità come leader e comandante in capo delle forze armate, un aspetto su cui i suoi avversari hanno insistito a lungo, sottolineando la sua impreparazione nel caso di una crisi internazionale.

Nei mesi scorsi, invece, i successi ottenuti con l’uccisione di Osama bin Laden e di Anwar Al Awlaki hanno liberato Obama dal complesso del presidente “debole” sulle questioni di sicurezza nazionale. A questo riguardo, la decisione del ritiro iracheno non fa che rafforzare la sua immagine di leader risoluto. Negli ultimi due giorni, di fatto, Obama ha potuto annunciare la fine di ben due guerre, in Libia e in Iraq. “La marea della guerra si ritira”, ha dichiarato Obama annunciando dalla Casa Bianca la decisione di riportare a casa le truppe dall’Iraq “entro le feste”. (segue)

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