Londra, 25 ott. (Apcom) – Il sito WikiLeaks, che venerdì ha
pubblicato circa 400.000 documenti riservati Usa sul conflitto
iracheno, si difende dalla accuse di antimericanismo. “Non siamo
anti-americani”, ha dichiarato il portavoce Kristinn Hrafnsson
alla radio Bbc4 e ha definito “assolutamente false” le accuse
secondo le quali WikiLeaks potrebbe fare il gioco della
propaganda dei fondamentalisti islamici. “Noi e tutti coloro che
ci sostengono abbiamo a cuore solamente i principi che
costituiscono le fondamenta della società americana, il primo
emendamento della Costituzione degli Stati Uniti”, quello che
garantisce la libertà di espressione, ha spiegato Hrafnsson.
“Si tratta di una coincidenza che i documenti rivelati in questi ultimi mesi riguardino l’esercito americano”, ha aggiunto, ricordando che in passato il sito ha pubblicato dossier su altri Paesi.
I documenti, che coprono il periodo compreso dall’inizio del 2004 al 1 gennaio 2010, riferiscono di 285.000 vittime della guerra in Iraq, tra cui almeno 109.000 decessi: di questi, 66.000 sono civili, pari a quasi i due terzi del totale. Dai rapporti stilati sul campo dagli americani emergono anche centinaia di denunce di abusi commessi sui detenuti dalle forze irachene.
(fonte afp)
Fcs
© riproduzione riservata