Dublino, 21 lug. (TMNews) – Le critiche del premier irlandese Enda Kenny al Vaticano per la gestione degli abusi sessuali sui minori commessi da sacerdoti costituisce una presa di distanze “senza precedenti” nei confronti della Chiesa, secondo la stampa irlandese.
Per l’Irish Times si tratta della fine di “decenni di obbedienza servile” nei confronti di Roma, mentre The Irish Independent parla di “rottura senza precedenti” e The Examiner sottolinea come “i giorni del dominio della Chiesa sullo Stato sono ormai ben lontani”.
Kenny aveva commentato in Parlamento il rapporto pubblicato la scorsa settimana sugli abusi commessi nella diocesi di Cloyne, affermando che il documento mostrava “il malfunzionamento, la disconnessione dalla realtà, l’elitismo e il narcisismo che oggi dominano la cultura Vaticana”: “Lo stupro e la tortura dei bambini sono stati sottostimati o gestiti per proteggere l’istituzione, il suo potere e la sua reputazione”.
I deputati irlandesi hanno approvato ieri una mozione nella quale si critica “l’intervento del Vaticano, che ha contribuito a minare la protezione dell’infanzia”.
(fonte Afp)
Mgi
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