Irlanda/ Oggi al voto con la crisi economica in primo piano

Dublino, 25 feb. (TMNews) – Un voto punitivo contro il piano di salvataggio economico europeo – e quindi del governo: tre milioni di irlandesi si recano oggi alle urne per sancire il cambio della guardia alla guida dell’esecutivo di Dublino, con l’obbiettivo di ottenere una rinegoziazione delle condizioni imposte dall’Ee e dall’Fmi per evitare la bncarotta del Paese.

L’esito del voto si annuncia infatti disastroso per il Fianna Fail, partito che domina la vita politica irlandese dal 1922, anno dell’indipendenza dalla Gran Bretagna: vittima del malcontento provocato dalla crisi economica e dal successivo piano di salvataggio internazionale – con le annesse misure di austerità ed armonizzazione fiscale – il Fianna Fail è accreditato di appena il 14% delle preferenze.

Le elezioni anticipate sono frutto di un accordo con le opposizioni, che hanno rinunciato a presentare una mozione di sfiducia in cambio della rapida approvazione della legge finanziaria e il successivo scioglimento delle Camere. A guidare il Fianna Fail non sarà Cowen, che aveva presentato due settimane fa le dimissioni da leader del partito, ma l’ex ministro degli Esteri Michaele Martin, un europeista convinto.

Prima forza diverrebbe così il centrista Fine Gael, accreditato del 38% delle preferenze, seguito dal Labour (20%): verosimilmente, spetterebbe a questi due partiti formare – come del resto già avvenuto in passato – un esecutivo di coalizione sotto la guida del leader di Fg, Enda Kenny.

Novità assoluta è invece il tentativo dello Sinn Fein di provare a sfondare anche dall’altra parte del confine: se nell’Ulster è il principale partito cattolico, in Irlanda conta appena 5 seggi su 166 e i sondaggi lo danno al 10%. Per questo si è scomodato in prima persona il leader nordirlandese del partito, Gerry Adams, che pur di candidarsi ha rinunciato alle cariche di deputato al Parlamento regionale dell’Ulster e a Westminster.

mgi

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