Attività sospesa per tre mesi per il punto vendita Mirko Oro di Castellanza. Il compro oro che nelle scorse settimane aveva fatto molto parlare di sé per delle pubblicità quantomeno discutibili, fatte per attirare l’attenzione, da martedì ha i sigilli. Tempo fa la Squadra Polizia Amministrativa della Questura aveva effettuato un sopralluogo nel punto vendita di Mirko Oro di Castellanza, individuando diverse irregolarità. Il punto vendita era rimasto aperto in attesa che il Tar decidesse in merito al ricorso presentato dal proprietario.
Il Tribunale amministrativo ha però dato ragione alle forze dell’ordine e così oggi gli agenti del Commissariato di Busto sono intervenuti per notificare il provvedimento di sospensione, deciso per «violazioni costanti alle prescrizioni contenute nelle licenze» previste dalla normativa di settore. In realtà, martedì pomeriggio, chi si fosse presentato presso il punto vendita di Castellanza sarebbe stato dirottato verso l’altro negozio, quello che si trova sempre sul Sempione, ma nel territorio di Legnano. Negli ultimi mesi l’attività ha cercato di far parlar di sé e di ottenere l’attenzione generale con cartelloni choc. Da Papa Francesco inginocchiato, all’ultima cena. Temi che poco hanno a che fare con un’attività, quella dei compro oro, abituata ad attirare critiche ed attenzioni per altri motivi. La Polizia era già intervenuta sul Compro Oro di Castellanza nel 2012, rilevando anche in quel caso una serie di irregolarità. «Noi siamo sicuri di essere nel giusto. Ora ricorreremo al Consiglio di Stato e siamo certi che loro ci daranno ragione. Entro 48 ore riapriremo». A parlare è uno dei collaboratori del proprietario Mirco Rosa. «La realtà è che ci hanno voluto far chiudere. Abbiamo subito ripetuti e continui controlli. L’unica cosa che facciamo è far aspettare gli agenti. Spesso sono in borghese e vogliamo essere sicuri che non siano rapinatori. Chiamiamo il Commissariato e ci assicuriamo che si tratti di loro uomini. A quel punto li facciamo entrare. Ma noi abbiamo sempre agito regolarmente» .
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