Islam/ Maroni: In democrazia bisogna sempre ascoltare il popolo


Bruxelles, 30 nov. (Apcom)
– Il ministro dell’Interno Roberto Maroni, commentando il voto svizzero contro i minareti, oggi a Bruxelles, ha ammonito che bisogna restare all’ascolto del popolo per non ritrovarsi poi spiazzati dalle sue posizioni, quando si esprime come nella Confederazione elevetica. Maroni, tuttavia, ha riconosciuto che in Italia non esiste il referendum propositivo come in Svizzera; esiste la possibilità di tenere referendum consultivi a livello locale, ma, ha detto, “hanno il valore che hanno”.

Durante il Consiglio Affari interni e di giustizia dell’Ue, svoltosi oggi a Bruxelles, “il ministro elvetico ha fatto una comunicazione sul referendum, che in Svizzera ha valore costituzionale, e ha assicurato che il suo risultato non mette in discussione la libertà religiosa, cosa che è stata molto importante e molto apprezzata” dai ministri dei Ventisette, ha riferito Maroni ai cronisti.

Dopo aver espresso il suo apprezzamento per questo strumento di democrazia diretta e l’uso che ne fa la Svizzera, Maroni ha precisato che “in Italia non c’è il referendum propositivo, ma solo quello abrogativo (delle leggi, ndr) o confermativo delle modifiche della Costituzione (già approvate dal Parlamento, ndr). Si possono fare, comunque, i referendum consultivi”, come quello di cui si parla a Milano per la costruzione della Moschea. “Ne parlerò fra due giorni con il sindaco, Letiza Moratti; ma è una decisione che prenderà comunque il comune di Milano, i referendum consultivi hanno il valore che hanno” ha osservato il ministro degli Interni.

“In democrazia – ha avvertito Maroni – è sempre utile ascoltare il popolo e non solo ciò che vogliono le élite più o meno illuminate. Altrimenti si rischia davvero che succeda quel che è successo in Svizzera, dove tutti, dal governo federale in giù, erano convinti di essere in sintonia con il popolo; ma poi il popolo ha detto una cosa diversa e tutti sono rimasti sorpresi”.

Questo dimostra, ha concluso il ministro, che “bisogna sempre cercare di stare in sintonia con il popolo, a cui appartiene la sovranità, ed è quello che che noi della Lega facciamo sempre, e che vogliamo continuare a fare”.

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