Parigi, 8 dic. (Apcom) – Nicolas Sarkozy non dice “no” alla costruzione di minareti in Francia, dopo la loro interdizione in Svizzera, ma lancia l’allarme contro ogni “ostentazione” e “provocazione” nell’osservanza del proprio culto religioso. Il presidente francese ha espresso queste opinioni in un articolo sul quotidiano Le Monde.
Si può rispondere con un sì o un no a una domanda così complicata, che riguarda cose così profonde?”, si è chiesto Nicolas Sarkozy, alla sua prima reazione al referendum svizzero del 29 novembre, “Sono convinto che si possono soltanto suscitare malintesi dolorosi, una sensazione di ingiustizia, ferire i cuori portando una risposta così tranciante a un problema che deve potere essere risolto caso per caso nel rispetto delle convinzioni e delle credenze di ognuno”.
Sarkozy ha comunque reso omaggio alla democrazia svizzera, “più antica della nostra”. Il presidente francese ha ritenuto che in un Paese laico come la Francia, chi crede – sia cristiano, ebreo o musulmano – deve “sapersi astenere da qualunque ostentazione e da qualunque provocazione” nella pratica della fede. In questo contesto, il presidente francese ha invitato i musulmani a tener conto della tradizione “cristiana” della Francia. “Voglio anche dire loro che, nel nostro Paese, in cui la civiltà cristiana ha lasciato una traccia così profonda, dove i valori della repubblica sono parte integrante della nostra identità nazionale, tutto ciò che potrebbe apparire come una sfida lanciata a questa eredità e a questi valori sarebbe condannato al fallimento (…)”, ha aggiunto il presidente francese. In Francia vivono tra i cinque e i sei milioni di musulmani.
Fco
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MAZ
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