Reykjavik, 5 mar.(Apcom) – Il governo islandese non si dimetterà in caso di una altamente probabile vittoria del “no” al referendum di domani sull’accordo finanziario Icesave: parola del primo ministro Johanna Sigurdardottir che ha anche escluso una sua partecipazione al voto.
“Resteremo uniti in questi tempi difficili”, ha dichiarato ai giornalisti, sottolineando che il governo intende rimanere in carica per risolvere il contenzioso con Londra e l’Aia sui risarcimenti ai clienti britannici e olandesi della banca Icesave. “Il governo ha tutto il potere necessario per risolvere questa vicenda ma lo deve fare in tempi rapidi”, ha affermato al termine di un Consiglio dei ministri.
Il ministro delle Finanze Steingrimur Sigfusson, da parte sua, ha sottolineato la mancanza di informazioni sull’argomento da parte di Londra e l’Aia. “Vogliamo continuare i negoziati ma non abbiamo ricevuto conferma da parte dei britannici e degli olandesi”, ha dichiarato in una conferenza stampa.
Sigurdardottir in mattinata ha anche annunciato che domani non voterà e ha definito “privo di alcun senso” lo scrutinio perché l’accordo sottoposto al voto degli islandesi rischia di decadere in caso di un nuovo accordo con Londra e l’Aia.
Il testo sottoposto al referendum è un accordo che prevede il rimborso entro il 2024 da parte di Reykjavik di 3,9 miliardi di euro anticipati da Londra e l’Aia per risarcire i loro cittadini rimasti coinvolti nel fallimento della banca islandese online Icesave, nell’ottobre 2008.
L’Islanda si ritrova così nella situazione paradossale di essersi vista offrire dai britannici e dagli olandesi un accordo più favorevole di quello sottoposto alla consultazione popolare.
L’offerta era stata respinta da Reykjavik per la mancanza del sostegno dei partiti d’opposizione ma il dibattito è proseguito a Londra per tentare di trovare un terreno d’intesa, fino a questo momento senza successo. (con fonte Afp)
Ihr
© riproduzione riservata