Gerusalemme, 17 giu. (TMNews) – Un tribunale rabbinico ultraortodosso di Gerusalemme ha recentemente condannato a morte per lapidazione un cane randagio accusato di essere la reincarnazione di un avvocato laico che 20 anni fa aveva insultato i giudici della corte. Lo riporta oggi Ynet, l’edizione online dello Yediot Ahronoth.
Alcune settimane fa, un cane di grande taglia è entrato nella sede del tribunale rabbinico incaricato delle controversie economiche, situato nei pressi del quartiere ebraico ultraortodosso di Mea Shearim, a Gerusalemme, abbaiando e spaventando le persone all’interno, e rifiutandosi anche di uscire nonostante i tentativi fatti per allontanarlo.
Assistendo alla scena, uno dei giudici presenti si è ricordato che 20 anni prima un famoso avvocato laico aveva insultato i giudici del tribunale, i quali a loro volta gli avevano augurato di reincarnarsi in un cane (animale impuro secondo l’Halacha). L’avvocato è morto alcuni anni fa. Sentitosi ancora offeso, il giudice ha ordinato la condanna a morte per lapidazione del cane, chiedendo ad alcuni bambini del quartiere di eseguirla. Fortunatamente il cane è riuscito a scappare.
Il caso ha sollevato le proteste da parte di associazioni per la difesa degli animali, ma il presidente del Tribunale, il rabbino Avraha, Dov LEvin, ha negato che i giudici abbiano ordinato la lapidazione del cane. Un responsabile del tribunale ha però confermato la notizia allo Yedioth Ahronoth.
Plg
© riproduzione riservata