Washington, 1 set. (Apcom) – All’indomani dell’attentato palestinese contro una colonia israeliana nella regione di Hebron che ha fatto quattro vittime, è massima allerta nello stato ebraico. L’attacco, giunto alla vigilia dell’apertura dei colloqui di pace diretti tra israeliani e palestinesi, rischia di annullare gli sforzi compiuti da Washington per la stabilità della regione mediorientale. Il primo ministro dello Stato ebraico ha garantito che non sarà il terrorismo a decidere le frontiere di Israele ed ha annunciato che i responsabili dell’attentato saranno perseguiti “senza alcuna restrizione diplomatica”. La Casa Bianca spera di concludere positivamente i negoziati di pace “entro un anno”.
Intanto si susseguono le dichiarazioni di condanna. Da Washington, il segretario di Stato Hillary Clinton ha chiesto di continuare il dialogo con i palestinesi che hanno rifiutato la violenza. Da parte sua, il presidente palestinese Abu Mazen ha espresso la sua ferma opposizione a ogni episodio di violenza che “perturba il percorso politico”. Con un comunicato pubblicato dal suo ufficio stampa, “il presidente palestinese e la direzione dell’Anp hanno condannato l’attentato che ha avuto luogo a Hebron, partendo dal principio del rifiuto di ogni attacco che colpisce i civili, siano essi israeliani o palestinesi”.
Una dura condanna è giunta anche dall’Unione europea. Il capo della diplomazia Ue, Chaterine Ashton, ha definito l’attacco di ieri “inaccettabile”. “Condanno fermamente l’attentato terroristico che ha ucciso quattro civili israeliani a Hebron”, ha scritto Ashton in un comunicato. “Con questo attacco inaccettabile, i nemici della pace hanno tentato di far deragliare i negoziati di pace in Medio Oriente”, ha aggiunto, esortando tutte le parti coinvolte “a impegnarsi con determinazione in questi colloqui”.
(con fonte afp)
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