L’ondata di attacchi aerei delle forze israeliane in Libano prosegue senza sosta sia nella zona meridionale del Paese e si registrano ancora vittime civili nell’ultimo raid: oltre 50 morti e 223 feriti. La notizia del giorno però è che lo Stato ebraico si prepara a una possibile operazione di terra nel Paese dei cedri. Lo confermano le ultime parole del capo di Stato Maggiore delle forze israeliane (Idf), Herzi Halevi. “Sentite i jet. Abbiamo attaccato tutto il giorno.
E’ sia per preparare il terreno per il vostro possibile ingresso (in Libano) che per continuare a danneggiare Hezbollah”, ha detto alle truppe durante una simulazione di offensiva di terra in Libano, secondo quanto riporta il Times of Israel. “Oggi Hezbollah ha ampliato il raggio d’azione – ha aggiunto – Più tardi, riceverà una risposta molto forte”. L’obiettivo dichiarato è consentire agli abitanti del nord di Israele di tornare nelle proprie case. “Per questo – ha detto Halevi – prepariamo la manovra” di terra.
Gli Usa si preparano a una guerra su vasta scala. Soldati a Cipro
Intanto decine di soldati americani sono stati dispiegati a Cipro in seguito all’escalation e si stanno preparando ad una serie di eventualità, inclusa la possibile evacuazione dei cittadini americani dal Libano. Lo riporta Cnn citando alcune fonti mentre il presidente Joe Biden dichiara che “una guerra su vasta scala in Medioriente è possibile”.
Tajani: “Gli italiani lascino il libano il prima possibile”
“In questo momento sono in sicurezza, siamo attenti e ci stiamo occupando della loro situazione, il ministro Crosetto ha scritto più volte alle nazioni Unite per la loro sicurezza, io ho chiesto ieri personalmente al ministro israeliano di essere molto prudente negli attacchi, laddove vi sia presenza di militari italiani, avendo ricevuto risposte positive”. E’ quanto detto dal ministero degli Esteri, Antonio Tajani, nella conferenza stampa congiunta con il presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola e con il segretario del Ppe, Manfred Weber, alla convention del partito in corso a Napoli. “Agli italiani che sono in Libano per lavoro, che sono 200-300 abbiamo consigliato di lasciare il paese prima possibile. Ci sono ancora voli da Beirut verso l’Italia e l’Occidente, abbiamo invitato loro a lasciare il paese attraverso tutti i siti del Ministero degli Esteri, a cominciare da quello dell’Unità di crisi dove c’è la fotografia aggiornata giorno per giorno sulla situazione, inoltre abbiamo invitato italiani a non andare in Libano per nessun motivo”, ha aggiunto Tajani, “Poi ci sono gli italiani che sono stanziali, con doppio passaporto, che vivono lì stabilmente e sono seguiti da nostra ambasciata a Beirut, sono 3000 e vogliono restare dove sono. Quelli per lavoro siamo pronti a riportarli in Italia in qualsiasi momento, i piani sono tutti predisposti”, ha concluso Tajani.