Tel Aviv, 6 ago. (TMNews) – Duecentomila persone stanno partecipando a una nuova manifestazione contro le ingiustizie sociali e l’alto costo della vita a Tel Aviv, in Israele. Lo riferiscono i media locali.
Gli organizzatori del movimento degli ‘indignados’ sperano di
riunire una “massa critica” di più di 200.000 manifestanti per costringere il governo a cedere alle loro rivendicazioni. Il movimento chiede in particolare alloggi in affitto a basso prezzo, l’aumento del salario minimo, la tassazione degli appartamenti sfitti e scuola gratuita per tutti.
La manifestazione, autorizzata dalla polizia, è partita da piazza del Teatro (Habima), su via Rothschild, dove più di cento manifestanti sono accampati da tre settimane. Il corteo dovrebbe arrivare davanti al ministero della Difesa e ad altri uffici del governo. A Gerusalemme, un migliaio di manifestanti si è riunito in centro, prima di sfilare verso la residenza del primo ministro, Benjamin Netanyahu.
Iniziato a metà luglio per protestare contro l’aumento sfrenato del prezzo degli alloggi, il movimento coinvolge soprattutto persone del ceto medio israeliano e riunisce una quarantina di organizzazioni sociali, contrarie alla politica di privatizzazioni portata avanti dai vari governi che si sono succeduti nel Paese negli ultimi decenni e che denunciano il peggioramento dei servizi pubblici.
Sabato scorso, più di 100.000 persone hanno partecipato a Tel Aviv e in altre città alla contestazione, al grido “Il popolo esige la giustizia sociale”. Netanyahu ha nominato una commissione che avrà il compito di aprire le negoziazioni con i leader del movimento di contestazione, accusato comunque di “essere incline al populismo”.
(con fonte Afp)
Pca
© riproduzione riservata